Meno di quattro mesi al voto e, a Bagno a Ripoli, la campagna elettorale non è ancora partita. A parte il Pd, che da tempo ha annunciato la ricandidatura del sindaco Francesco Casini, le altre forze politiche procedono a fari spenti. Nessun candidato a sindaco è stato ufficializzato, ma entro la fine di febbraio è prevedibile che i nomi, per ora solo sussurrati, vengano allo scoperto.
Il Pd è alle prese col problema “quote rosa”. La legge prevede che la lista per il consiglio comunale (16 candidati a Bagno a Ripoli) sia composta metà da uomini e metà da donne. Dei 13 consiglieri uscenti solo Sandra Baragli sarà nuovamente il lizza. Con lei verranno riconfermati il capogruppo Andrea Bencini, il presidente del Consiglio comunale Francesco Conti, Claudio Falorni, Edoardo Ciprianetti, Leonardo Bongi. C’è posto per altri due uomini e occorrono altre sette donne. Ci sta lavorando il segretario comunale Francesco Pignotti, che non entrerà il lista (per lui un possibile posto in giunta se Casini sarà confermato sindaco?).
A sostenere la candidatura di Casini non vi sarà solo la lista del Pd. E’ certa la presenza di una lista civica, politicamente un po’ trasversale, alla quale sta lavorando proprio il primo cittadino. Lo scopo è attrarre il voto di chi dà un giudizio positivo sull’operato dell’Amministrazione comunale, ma non ha simpatia per il Pd. Per “coprirsi” a sinistra sono in corso contatti con il gruppo ripolese di Liberi e Uguali. I primi abboccamenti tra il segretario piddino Pignotti e la portavoce di LeU Eleonora Padula sono già avvenuti.
Nel partito di Grasso, sciolto a livello nazionale ma non dissolto a livello locale, si è aperto un confronto interno. Tre i possibili sbocchi. Una rinnovata alleanza col Pd (LeU fa parte della maggioranza in Consiglio comunale), con appoggio a Casini; corsa in proprio (col rischio di non ottenre i voti sufficienti a conquistare un consigliere comunale); accordo con la lista civica Per una Cittadinanza attiva. I contatti tra le due forze politiche sono iniziati già da tempo.
Per una Cittadinanza attiva è corteggiata anche dalla più recente delle formazioni politiche sul territorio ripolese: Potere al popolo. Anche in questo caso i contatti bilaterali sono in corso e l’esito potrebbe condizionare la scelta del candidato sindaco. Anche se è difficile ipotizzare che Cittadinanza attiva rinunci a puntare sulla propria consigliera comunale uscente, Sonia Redini, che nel suo ruolo di opposizione alla giunta, si è ritagliata uno spazio da protagonista basato su interventi sempre ben documentati e dai toni pacati.
Un’altra lista civica sicuramente presente sarà Insieme per Bagno a Ripoli, già presente (senza fortuna) alle elezioni del 2014. A capitanarla ancora una volta Daniele Locardi, che in questi anni ha consolidatò notorità sul territorio e rapporti come di presidente del Cat di Grassina, che organizza la Rievocazione storica. Locardi strizza l’occhio soprattutto ad un elettorato di centro/centrodestra, anche se preferisce parlare di lista trasversale aperta a tutti, tranne che agli estremismi. Possibile anche una convergenza con Forza Italia, se questa non farà fronte comune con la Lega.
Pare deciso ad uscire di scena, dopo tre legislature, l’ultimo alfiere del centrodestra in Consiglio comunale: il forzista Massimo Mari. Il candidato sindaco del probabile fronte Lega-Forza italia dovrebbe essere indicato dal partito di Salvini e Mari non è il tipo da ccettare ruoli da comprimario.
Anche il consigliere grillino Paolo Sartoni non si ripresenterà candidato, troppo pressanti gli impegni di lavoro. Non sarà quindi lui il candidato sindaco del M5S che spera di portare il candidato del Pd almeno al ballottaggio. Il nome nuovo sarà ufficializzato nei prossimi giorni, fra i papabili spicca Caterina Notaro, attivista della prima ora, che si è occupata personalmente di scrivere la parte del programma relativo alla sicurezza. Un tema molto sentito in zona, a causa dei furti, e che le sta particolarmente a cuore insieme a quello della comunicazione (gestisce la pagina Facebook “Bagno a Ripoli 5 stelle”).
Entro la fine di febbraio il quadro complessivo sarà più chiaro. Il sindaco Casini attende i contendenti. Poi inizierà la sfida elettorale.