Mezzogiorno di cuoco per la sinistra di Bagno a Ripoli. La sfida, lanciata in un’accorata lettera da Mario Orlandi, storico ex presidente del Circolo l’Unione di Ponte a Ema ai primi di settembre, era un pranzo di “socializzazione” per ricostruire un fronte comune tra le forze progressiste. Così, ieri, sabato 27 ottobre, oltre cento persone si sono ritrovate a tavola per guardarsi negli occhi e valutare se è possibile ricostruire un’unità a sinistra in vista delle prossime elezioni, amministrative ed europee.
Il primo a raccogliere l’nvito per il pranzo di riconciliazione era stato il segretario comunale del Pd Francesco Pignotti e, subito dopo, la portavoce ripolese di Liberi e Uguali Eleonora Padula. Presenti al pranzo, fra gli altri, il sindaco Casini, gli assessori Frezzi, Cellini e Massari, i consiglieri comunali Baragli, Falorni, Ciprianetti, Gastaldo, Briziarelli, Franchini, l’ex sindaco Bartolini, il presidente del Quartiere 3, Esposito, il consigliere comunale di Firenze, Grassi, il presidente della sezione soci Coop di Bagno a Ripoli, Fraghì, il presidente provinciale dell’Anpi, Remaschi, i segretari dei circoli Pd di Antella, Sulli, Ponte a Ema, Bussotti, Grassina, Pignotti.
“Questa non è un’iniziativa partitica ma di popolo – ha detto Orlandi, dando il benvenuto ai presenti – Nella mia lettera ho espresso un sogno: ritrovare l’unità della sinistra partendo dai temi della pace e dell’Europa. E per mantenere la pace c’è bisogno dell’unità dell’Europa. Dobbiamo ricostruire la sinistra puntando sulle nuove generazioni”. “I nemici sono fuori da questa sala – ha ricordato Francesco Pignotti – Abbiamo divergenze fra di noi ma sui temi dell’Europa possiamo trovare l’unità. Come abbiamo fatto fino ad oggi sul piano locale sostenendo isieme un’amministrazione comunale attenta al territorio. Presto organizzeremo una conferenza programmatica per Bagno a Ripoli verso le elezioni e siamo pronti a ragionare insieme”. “Non basta fare uno schieramento contro le destre – ha detto con pragmatico realismo Eleonora Padula – Dobbiamo anche chiederci quale Europa vogliamo. Va detto che è l’Europa attuale che ha portato al successo di Salvini”. “Ripartire dalle cose che ci tengono insieme, che sono più di quelle che ci dividono”, è stato l’invito di Esposito. “Siamo in presenza di un attacco alla democrazia rappresentativa portato dai sovranisti – ha detto il sindaco Casini – Non dobbiamo disperdere energie a litigare fra di noi. Tutti dobbiamo fare autocritica, nessuno escluso. Vanno studiati percorsi nuovi di riorganizzazione, ricordando che a Bagno a Ripoli l’alleanza di centrosinistra ha tenuto”.
Si riparte da qui. Intanto ognuno ha detto la sua. La sintonia a sinistra, però, è ancora da trovare. Prossimo appuntamento a cena?