Conto alla rovescia per la cartoleria Santedicola, che si rtova nello slargo di via Roma dove fino a qualche mese fa c’era il capolinea dell’8, che a fine mese cesserà la propria attività. Cosa ha portato Paolo Santedicola, che con la moglie Monica manda avanti il negozio da sei anni, a chiudere? “Un po’ la concorrenza, un po’ la diminuzione degli affari degli ultimi anni. E poi nessuna delle mie due figlie Matilde e Margherita ha deciso di seguire le orme paterne. Una lavora in uno studio legale, l’altra è biologa in un laboratorio di una ditta farmaceutica”.
Una vita nella carta, quella di Paolo. Giovane cronista del quotidiano La Città negli anni Ottanta, decise poi di lasciare il giornalismo per prendere in mano le redini dell’azienda del babbo, un ingrosso di carta, che nel 2001 trasferì a Bagno a Ripoli, in via Meucci. Nel 2013 lo spostamento nell’attuale negozio nel centro del capoluogo per provare l’esperinza di vendita al dettaglio.
In questi anni la cartoleria Santedicola non è stata un punto di riferimento solo per gli studenti della Granacci e del Gobetti – Volta in cerca di cancelleria e quaderni, ma anche per la cittadinanza, che in Paolo ha sempre avuto un sostenitore di ogni iniziativa a favore della comunità. Non c’è stata festa o manifestazione a cui la cartoleria Santedicola abbia negato una sponsorizzazione. “Ho cercato anche di dare un contributo alla sicurezza di tutti – dice Paolo – Ho anticipato quel controllo di vicinato che ora il Comune sta per far partire. Ho segnalato situazioni sospette o episodi di degrado. Sono intervenuto proprio qui davanti, quando c’era la fermata dell’autobus, per interrompere fonomeni di bullismo fra ragazzini. La gente mi chiamava scherzosamente lo sceriffo del capolinea”. Rammarico per la decisione di chiudere? “Un po’ quando entra qualche cliente che si dispera alla notizia, evidentemente sono riuscito a stabilire un buon rapporto con i miei clienti”.
Il 31 marzo il bandone della cartoeria sarà abbassato definitivamente, ma a 61 anni Paolo non è il tipo da ritirarsi in pensione “Anche perché non ho ancora i requisiti per maturale – dice ridendo – Non starò con le mani in mano. Qualcosa mi inventerò”.