Dopo aver provato in ogni modo a richiamare l’attenzione di Società Autostrade e enti pubblici sul problema del frastuono da traffico, il Comitato spontaneo Antella e Osteria Nuova contro il rumore dell’autostrada ha deciso di rivolgersi alla magistratura. “I lavori della terza corsia avrebbero peggiorato una situazione di inquinamento acustico che – dichiara il Comitato, in rappresentanza di decine di abitanti – si protrae da molti anni”. Sotto accusa, in particolare, la galleria dell’Antella che, come afferma qualcuno dei ‘frastornati’ “funziona come gli amplificatori di un concerto dei Maneskin”.
Un esposto è stato presentato alla Procura della Repubblica. “Viene lamentato e denunciato da numerose famiglie di cittadini che quanto sopra impedisce il sonno notturno costituendo minaccia alla salute – si legge nell’esposto -. Si nota che i limiti di legge in termini di decibel ed in relazione alle distanze normative dalla infrastruttura vengono quotidianamente superati in entrambi i lati dell’autostrada a seconda dei venti e delle brezze del momento”.
“Numenrose – ricorda il Comitato – le manifestazioni pubbliche e gli appelli rivolti alle autorità istituzionali ed alla direzione del IV Tronco di Aspi, all’Arpat, alla Asl, al presidente della Regione Toscana, affinchè si provveda ad eseguire correzioni di progetto efficaci a ridurre i disagi descritti.
Niente, se non false promesse, ha fatto seguito alle rimostrazioni della gente e del Comitato”.
L’esposto chiede “che vengano accertate responsabilità, omissioni e negligenze da parte dei soggetti interessati ed eventualmente coinvolgibili al fine di risolvere efficacemente nel più breve tempo possibile il disagio di salute descritto”.
Allegata all’esposto, una lettera che nel 2011, l’allora sindaco di Bagno a Ripoli Luciano Bartolini, inviò per conoscenza al Comitato di Osteria Nuova, nella quale si chiedeva ad Autostrade che il programma dei lavori della terza corsia prevedesse che le opere di mitigazione dell’impatto ambientale venissero fatte “in via prioritaria rispetto ai restanti interventi”. Ma così non è stato e quella lettera è rimasta… lettera morta.