AGGIORNAMENTO DI VENERDì 30 GIUGNO, ORE 13.30
DICHIARAZIONE DEL SINDACO FRANCESCO CASINI SULLA PROPRIA PAGINA fACEBOOK
In queste ore, sui social e sui gruppi whatsapp dei genitori di Bagno a Ripoli, corre la paura per un uomo che starebbe cercando di adescare i bambini in alcuni luoghi pubblici del nostro territorio.
Facciamo chiarezza. Per il momento, risulta solo una denuncia fatta ai carabinieri e corrisponde a un episodio avvenuto alcuni giorni fa a Ponte a Ema, lato Comune di Firenze, dove un bambino sarebbe stato avvicinato da un uomo sulla cinquantina che avrebbe provato a convincerlo a seguirlo. Tutti gli altri episodi segnalati non sono stati denunciati alle autorità e occorre accertare con sicurezza situazione per situazione.
In ogni caso in queste ore gli agenti della polizia municipale e i carabinieri, con pattuglie e personale in borghese, stanno monitorando tutti i luoghi potenzialmente sensibili, come i giardini pubblici, le aree dove i bambini giocano e si ritrovano, le scuole ancora aperte, i centri estivi. Al personale in strada, si aggiunge il sistema di videosorveglianza con cui vengo verificati i vari espisodi segnalati dai genitori.
Per questo motivo, vorrei tranquillizzare tante mamme e babbi preoccupati. Niente panico e niente caos, ma occhi bene aperti. È importante parlare con i nostri bimbi, invitarli ad avere un atteggiamento ancora più prudente del solito, dirgli di fare attenzione ma senza infondergli più paure del dovuto. Chi notasse situazioni sospette non esiti ad avvertire le forze dell’ordine: i numeri da chiamare sono 112 e 055.631111. Bene stare in allerta ma senza ansie e paure.
LA NOTIZIA
Giovanni è un ragazzino sveglio e questa sua caratteristica gli ha evitato una probabile brutta esperienza.
Venerdì 23 giugno, verso le 17,30, ai giardini delle case nuove di Ponte a Ema, un uomo sui 50 anni, calvo con baffetti e pizzetto bianco, magro, con un tatuaggio al polso sinistro a forma di sole con dei triangoli al posto dei raggi, ha cercato di convincere Giovanni a salire in macchina con lui con la scusa di indicargli la strada per Bagno a Ripoli. L’uomo era seduto nella sua auto, una Panda gialla, modello intermedio (non il vecchio modello ne l’ultimo). Al rifiuto del bambino, l’uomo ha provato a convincerlo promettendogli 20 euro se fosse salito in auto con lui.
L’episodio, come descritto, è stato ricostruito dettagliatamente da Giovanni, accompagnato dai suoi genitori, alla stazione dei carabinieri di Grassina dove è stata presentata la denuncia. Il suo racconto e i dettagli sul presunto adescatore sono stati confermati anche da alcuni amichetti che erano con lui sul posto. “Il ragazzo ha fatto una ricostruzione molto precisa sia della dinamica dell’episodio che dell’uomo alla guida dell’auto – conferma il maresciallo Pulcrano, vicecomandante della stazione Carabinieri di Grassina, che ha raccolto la denuncia – Abbiamo diffuso subito la segnalazione alle nostre pattuglie. Se qualcuno dovesse vederlo in zona, chiami subito noi o direttamente il 112, ma è probabile che anche l’uomo della Panda si sia reso conto che il bambino ha reagito con prontezza e abbia cambiato zona”.