L’auto sbanda, travolge è uccide un pedone sul marciapiede, davanti agli occhi della moglie. Il drammatico incidente è avvenuto questo pomeriggio, verso le 15.30, in via Chiantigiana, quasi all’incrocio con via di Tegolaia.
La vittima è Giampaolo Carlesi, 85 anni, padre di un agente della Polizia municipale di Bagno a Ripoli, abitava a Grassina. L’investitore è un giovane, di nazionalità peruviana, che è stato portato al comando della Polizia municipale dove sono in corso tutti gli accertamenti.
“Ero molto stanco, ho avuto un colpo di sonno”, avrebbe detto, sotto shock, il giovane per spiegare l’accaduto.
L’auto, una Renault nera, che viaggiava in direzione di Piazza Umberto I, improvvisamente, senza cause particolari, è sbandata sulla sinistra finendo la sua corsa contro l’anziano e il muro di uno stabile. L’uomo è morto sul colpo. Inutili i tentativi di soccorso prestati dagli operatori di un’ambulanza della Fratellanza Popolare di Grassina, subito giunta sul posto. Illesa la moglie che, dato lo stretto marciapiede, camminava dietro di lui ed ha assistito, impotente, alla tragedia.
La Polizia municipale di Bagno a Ripoli ha deferito all’Autorità giudiziaria il giovane investitore, di nazionalità peruviana, per il reato di omicidio stradale; ha provveduto anche a ritirargli la patente e sequestrare l’auto.
Per effettuare i rilievi è stata bloccata la circolazione su via Chiantigiana e il traffico deviato verso Antella. La situazione è tornata alla normalità intorno alle 17.
Il Consiglio comunale, all’inizio della seduta, ha osservato un minuto di silenzio in memoria della vittima e per solidarietà con il figlio, dipendente comunale.
Condoglianze anche da Quiantella.
Ormai la circolazione nell’abitato di Grassina è diventata un grosso pericolo per i cittadini, da segnalare nello stesso punto un mezzo pesante ha sbriciolato il muro su lato destro mentre poco più avanti sempre un mezzo ha divelto i piloni a protezione del marciapiede…
Il vero problema è la disattenzione al volante e l’eccesso di velocità: per raggiungere il lavoro mi faccio due ore di auto al giorno e vi garantisco che ne vedo di tutti i colori. Sono ancora sconvolta dalla morte dei quel povero signore ad Antella e sapere anche di questa disgrazia mi rattrista molto. Non voglio fare processi a nessuno, per questo c’è del personale preposto, ma quando si ha un’auto tra le mani dovremmo capire che siamo sempre un potenziale pericolo indipendentemente dagli spazi che percorriamo, larghi o stretti.
Mentre percorro via di Ritortoli o la strada che porta a Vallina e guido rispettando i limiti di velocità, spesso mi domando come mai quello dietro mi sfanala e mi suona eppoi mi supera imprecando e dandomi il fumo scomparendo in fondo laggiù: ma a quanto correva????
Essere rispettosi del codice della strada sembra essere una prerogativa dei fessi evidentemente.
Sono molto colpita da questo incidente di Grassina. Tante condoglianze alla famiglia di questo signore.