Ad incendiare la Land Rover dell’Associazione nazionale carabinieri sono state due persone. Il raid è stato ripreso dalle telecamere della stazione carabinieri di Ponte a Niccheri, nel piazzale davanti alla quale era parcheggiata l’auto. Le immagini mostrano un’utilitaria, probabilmente di colore scuro, che si avvicina al parcheggio. Ne scendono due individui, un terzo forse resta alla guida, che gettano sotto il mezzo dell’Associazione carabinieri alcuni barattoli da conserva di pomodoro riempiti con liquido infiammabile e poi danno fuoco con un accendino che hanno abbandonato sul terreno. Le fiamme avvolgono la Land Rover in un attimo e in poco tempo la trasformano in uno scheletro fumante. Gli attentatori si dileguano nella notte, ma il video in mano agli inquirenti potrebbe fornire presto indicazioni sulla loro identità. All’esame della Scientifica anche i barattoli e l’accendino sui quali si cercano impronte digitali utili alle indagini.
Difficile, ad ora, etichettare l’attentato come ritorsione nei confronti delle forze dell’ordine per qualche specifica operazione. Però solo qualche giorno fa gli uomini del maresciallo Bonafede avevano scoperto a Sorgane una coltivazione casalinga di marijuana, tenuta da un individuo, arrestato, collegato ad una famiglia mafiosa che abita a Firenze. Va ricordato anche che l’opera di prevenzione e repressione dei carabinieri di Grassina, coadiuvati proprio dai volontari dell’Associazione carabinieri in congedo, ha reso più difficili le incursioni di bande organizzate di ladri d’appartamento.
Ieri sera la “risposta” delle forze dell’ordine all’atto intimidatorio. Pattuglie dei Carabinieri, guidate dal comandante Antonio Bonafede e dal vice Francesco Pulcrano, e della Polizia municipale, col comandate Filippo Fusi, hanno fatto una serie di controlli e posti di blocco a Grassina e all’Antella. Se l’attentato aveva lo scopo di fiaccare l’azione delle forze dell’ordine, ha ottenuto il risultato contrario.
Presente anche un’ auto dell’Associazione nazionale carabinieri. Quella in dotazione alla sezione di Bagno a Ripoli è andata distrutta nell’incendio, ma da Firenze è stata subito prestata un’altra vettura per non mancare il servizio. Ora servirà trovare fondi per acquistare un nuovo mezzo in sostituzione di quello andato distrutto. Saranno utili la solidarietà della popolazione, delle associazioni e l’appoggio dell’Amministrazione comunale. La Land Rover, se non avesse subito l’attentato, sarebbe partita come in molte altre occasioni per le zone colpite dal terremoto. Un mezzo di sorveglianza e di soccorso al servizio della comunità.