Assemblea pubblica, ieri sera al Crc, sul tema dei “giovani Attila” che il venerdì sera, all’uscita del Pavoreal, provocano danni e disagi all’Antella. Prima di tutto un numero: i partecipanti erano una trentina. Questo significa che il problema è reale, ma anche estremamente circoscritto se si considera che l’Antella ha una popolazione di oltre 4.000 abitanti. Erano presenti il presidente del Comitato Andrea Rontini, il sindaco Casini, l’assessore Minelli, il presidente del Crc Conti, i responsabili della discoteca Francesco Socchi e Marco Rontini. Fra il pubblico i consiglieri comunali Conti, Baragli, Falorni e Zanella.
Il sindaco ha comunicato i provvedimenti per arginare il fenomeno decisi nella riunione dalla scorsa settimana con le forze dell’ordine (vedi articolo su questo blog http://www.violaamoreefantasia.it/ecco-il-piano-per-arginare-i-giovani-attila-allantella/). Poi via al dibattito che è presto scivolato dai problemi di traffico e bottiglie abbandonate a quelli di sociologia giovanile. Interventi a ruota libera. Dal tizio, scatenato nei commenti su Facebook, che premette: dico la mia ma poi devo andare perché ho gente a cena. Alla faccia del confronto. Alla signora che denuncia l’impossibilità per i giovani dell’Antella di trovare alternative alla discoteca (qualcuno la informi che esistono il cinema, il teatro, i burattini, il volontariato, il gruppo fotografico, il calcio, il baseball, il tennis). Fino al fautore della soluzione finale: ovunque le discoteche sono lontane dai centri abitati. Chissà dove l’ha letto.
Sul piano concreto delle proposte operative, a parte quelle annunciate dal sindaco, poco o nulla. Qualcuno ha chiesto più rigore per i parcheggi selvaggi (che però avvengono assai di più il sabato quando a ballare il latino americano ci sono “Attila” un po’ più attempatelli ma ugualmente incivili). E inoltre c’è il rischio che venga colpito anche qualche abitante (ah, ecco….). Altri hanno indicato il parcheggio della Misericordia (quello grande e sterrato) come possibile punto dove convogliare i discotecari. Però significherebbe mettere a rischio di “ferro e fuoco” via di Montisoni (problema solo spostato, dunque). Ci sono state anche proposte più ambiziose per una sistemazione specifica di tutta l’area intorno alla discoteca, con ipotesi di parcheggio, spostamento del campo da baseball, realizzazione di passerella sull’Isone. Buone idee, ma per il futuro.
Resta quindi l’appello all’incremento di presenza da parte di forze dell’ordine e volontari (Associazione nazionale carabinieri) e l’invito a fare presto con l’installazione delle nuove telecamere. Una (valore 4.000 euro) dovrebbe essere acquistata dai gestori della discoteca. L’altra sarà sistemata nel giro di giorni.
“Non siamo imprenditori esterni, attenti solo al business – ha detto Marco Rontini, uno dei gestori – Siamo giovani cresciuti al circolo, conosciamo i problemi. Se il sabato organizziamo serate di basso profilo è per non stressare la popolazione”. “Si tratta di costruire insieme una coesistenza, ricordando che all’Antella si balla dal 1960 e il circolo è una ricchezza per la comunità”, ha ricordato Andrea Rontini.
Un dato appare certo: gli effetti collaterali della periodica invasione di oltre un migliaio di giovani il venerdì sera ci saranno sempre. Mitigati, ridotti, tenuti sotto controllo, tuttavia ineliminabili. Come accade da anni nelle zone del centro di Firenze invase dalla movida notturna o nei giorni di partita intorno allo stadio.