“L’altro giorno mi sono trovato un cinghiale davanti al cancello di casa, ormai tutte le notti entrano nella mia proprietà è fanno danni. E’ un assedio”: la denuncia arriva da Antonio Arcangeli, titolare dell’azienda agricola L’Apparita che comprende, oltre alle coltivazioni, allevamento di cavalli e fattoria didattica con animali da cortile, e il centro ippico Pony Club “Il Rospetto” gestito dalla figlia Alessandra.
I cinghiali, usando il grugno come una vanga, devastano i campi, scavano buce, travolgono le recinzioni elettrificate, scalzano le reti. “Da un recinto mi hanno fatto scappare due pecore e una capra – dice Arcangeli – Chi mi ripaga di questi danni? Ho messo tutto in mano all’avvocato”. La fattoria dispone anche di un’area giochi per i bambini. Per difenderla dalle incursioni dei cinghiali è stata circondata con la robusta rete elettrosaldata, perché la normale recinzione veniva continuamente abbattuta. L’azione dei cinghiali è testimoniata anche dai video notturni di alcune fototrappole.
Non siamo in una zona sperduta fra i boschi ma a poche centinaia di metri dalla provinciale che da Bagno a Ripoli arriva a San Donato. La presenza costante di cinghiali può costituire un pericolo pure per i veicoli che transitano sulla strada.
“Sono una diecina di cinghiali che arrivano dai boschi di Monte Pilli – dice Arcangeli – ma anche da quella macchia là – e indica un terreno di proprietà privata lasciato incolto, dove si è formata una brughiera perfetta per il rifugio degli animali selvatici – Si presentano nel tardo pomeriggio oppure all’alba. Sono sempre più intraprendenti e pericolosi per le persone e per gli altri animali”.