Si chiama Maria Luisa Rainaldi, ha un sorriso solare come la città in cui è nata, Napoli, e trasmette passione quando parla di scuola, il suo mondo. La professoressa Rainaldi è destinata a diventare presto un punto di riferimento per Bagno a Ripoli, quanto meno per le scuole che fanno parte dell’Istituto comprensivo Caponnetto. E’ lei la nuova dirigente che ha preso il posto del professor Marco Panti, in pensione dal primo di settembre. La professoressa Rainaldi ha il pallino dell’informatizzazione e dell’uso della multimedialità: una “preside 2.0”, insomma. Arriva nel nostro comune dalla scuola Pieraccini di Firenze. Il suo nuovo “regno” comprende la scuola media Redi, le elementari Michelet (Antella) e Marconi (Grassina), le scuole dell’infanzia Cocchi (Balatro), Franci (Capannuccia), Milani (Grassina), Masi (Bubè).
Professoressa Rainaldi, racconti qualcosa di lei.
Sono nata a Napoli, laureata in Economia e commercio e Scienze turistiche, ho lavorato come dottore commercialista e in corsi di formazione per adulti. Ho fatto anche esperienze all’estero. Sono abbastanza eclettica. Ho un’esperienza a 360 gradi. Da insegnante ho lavorato come docente a Napoli, sia nella scuola primaria che nelle superiori; come docente di disciplina (diritto) che come docente di sostegno. A Napoli ho marito e genitori, non ho figli: faccio la pendolare del fine settimana.
Dove abita? Si trasferirà in zona?
Abito in viale Mazzini ma sono in evoluzione, mi sto guardando intorno, senza fretta.
Alla Pieraccini ha avuto un impatto un po’ turbolento. L’anno scorso alcuni docenti l’hanno contestata.
Quando si arriva a dire o te ne vai tu o ce ne andiamo noi, si perde tutti. La scuola è un luogo di dialettica, si vince quando ci si incontra a metà strada. Da parte mia c’è stata tutta la volontà possibile. La Pieraccini è stata la mia prima esperienza in Toscana, mi sono fatta le ossa in una situazione calda. Ma tutto serve.
Teme che quanto accaduto alla Pieraccini possa turbare l’ambiente locale?
Voglio rassicurare tutti che, per quanto mi riguarda, il compito educativo è talmente importante che non ci sono posizioni che debbono prevalere sulle altre. Tutti dobbiamo convergere su un obiettivo unico che è quello educativo. E’ il minimo comun denominatore anche se ognuno difende le sue istanze. Io i ragazzi me li porto nel cuore. Avendo lavorato con i ragazzi più difficili so il valore dell’educazione, ci sono situazioni in cui la scuola sostituisce la famiglia e comunque l’affianca sempre. Io questo compito non posso metterlo da parte in nome di prevaricazioni sindacali.
Conosceva già la zona di Bagno a Ripoli?
Sì, perché sono venuta spesso in Toscana in vacanza e poi lavorando a Firenze ho girato i dintorni.
Qual è stata la prima impressione in questi giorni alla Redi?
Qui si lavora in maniera serena e più rilassata anche se ci sono i problemi fisiologici di tutte le scuole. E’ un ambiente più ospitale rispetto a Firenze. Ho trovato un clima accogliente. Mi ha aiutato moltissimo il professor Panti che mi ha spiegato la realtà locale.
C’è qualcosa che le sembra da migliorare?
Ho trovato un meccanismo che funziona, per questo sono entrata in punta di piedi. Un aspetto su cui incidere è quello della digitalizzazione e smaterializzazione. Su questo bisogna lavorare, c’è ancora troppa carta. Dobbiamo metterci al passo, ma non sono una fanatica dell’informatizzazione.
Che novità si devono attendere alunni e genitori dall’anno scolastico che sta per iniziare?
Da quest’anno entrerà in funzione il registro elettronico, altre scuole si sono già portate avanti. Dovremo lavorare anche con i genitori, dovranno capire che la pagella cartacea non esisterà più ma sarà online. E’ un percorso appena iniziato sul quale occorre impegnarsi.
Problemi di mancanza di insegnanti per il primo giorno di scuola?
No, sarà un inizio regolare, non ci sono problemi di organico da completare. Ci potrà essere quello di insegnanti nominati che chiedono subito il trasferimento al Sud. Ma questo ce l’hanno tutte le scuole da Roma in su, è un problema più grande di noi. Cercheremo di gestirlo.
E per quanto riguarda il personale non docente?
Questa è un’isola felice, il personale della segreteria è tutto di ruolo. Persone efficienti e collaborative.
Il professor Panti aveva lanciato iniziative per creare un senso di appartenenza degli studenti alla propria scuola, dalle magliette all’inno. Cosa ne pensa?
Ho confermato tutto il lavoro del professor Panti. Creare una cultura identitaria vale tantissimo, sviluppa il senso di appartenenza nella scuola. Lavorerò in continuità con ciò che ha fatto lui.
Ha in mente qualche iniziativa particolare sulla didattica?
Qualcosa sul multimediale. I supporti multimediali, usati sia da studenti che insegnanti, in senso critico e attivo, possono innovare tanto sulla didattica. Talvolta i supporti multimediali vengono demonizzati dai docenti, tuttavia è una realtà degli studenti, è il loro linguaggio. Ne parleremo, ma non subito, nessuna rivoluzione, vorrei mandare un messaggio rassicurante.
Ha già incontrato il sindaco Casini?
Ho avuto un primo incontro, abbiamo parlato di edilizia scolastica, ma è stato solo un primo approccio interlocutorio. Ho tenuto a rassicurarlo che da parte mia c’è disponibilità a dialogo e collaborazione.