Una telefonata del sindaco per avvisare i cittadini in caso di emergenza. È l’attivazione dell’alert system una delle principali novità prevista per il 2018 dal Centro intercomunale di Protezione civile “Arno Sud Est Fiorentino”, gestito in forma associata dai Comuni di Bagno a Ripoli, Figline e Incisa Valdarno e Rignano sull’Arno. Il servizio è stato presentato stamani dal sindaco Francesco Casini, degli assessori con delega alla Protezione civile dei Comuni di Rignano e Figline e Incisa, Giacomo Certosi e Caterina Cardi, e del responsabile del Centro intercomunale Roberto Fanfani.
“La comunicazione con la cittadinanza – dicono sindaco e assessori – sarà una delle priorità su cui lavoreremo nei prossimi mesi. Accanto alle App dei singoli Comuni e alla App di Protezione civile ‘Cittadino informato’, che consigliamo a tutti di scaricare, e oltre all’invio di circa novemila Sms che già stiamo effettuando, attiveremo il servizio di allerta telefonico, con una chiamata diretta ai numeri fissi o cellulari di migliaia di famiglie in particolari situazioni di emergenza e criticità. Un altro filo diretto con le nostre comunità per avere cittadini sempre più informati e quindi sempre più sicuri. Ne approfittiamo per ringraziare di cuore tutti gli operatori di Protezione civile e le associazioni dei volontari, che ogni giorno mettono il loro tempo, le competenze e le energie per difendere il proprio territorio e i propri concittadini”.
Ogni singolo Comune nel corso dei prossimi mesi allestirà dei database che i cittadini potranno compilare per richiedere l’iscrizione all’elenco telefonico da contattare in caso di emergenza. L’alert system, con una formula già sperimentata da altre amministrazioni, si baserà su un messaggio registrato da parte dei sindaci. Saranno i primi cittadini, di concerto con la Protezione civile, a decidere se e quando far scattare l’alert system.
“Stiamo portando a termine – dice Fanfani – un importante lavoro di aggiornamento delle procedure di emergenza, studiando caso per caso le specificità e i rischi di ciascun territorio. Saranno confermati i progetti didattici nelle scuole del territorio perché l’educazione all’emergenza deve partire da lì e realizzeremo importanti esercitazioni, come quella in programma a maggio proposta dal Comune di Firenze in merito al rischio idraulico e idrogeologico dei torrenti Ema e Greve”.