


“Energia pulita dall’Arno: una rivoluzione per Firenze e la Toscana”, ha affermato il presidente della Regione, Eugenio Giani, che insieme all’assessora all’ambiente Monia Monni e i sindaci di Fiesole e Bagno a Ripoli, Cristina Scaletti e Francesco Pignotti, ha inaugurato e fatto un sopralluogo su tre delle tredici briglie che compongono l’intero progetto: Vallina-Compiobbi, Sant’Andrea a Rovezzano, Martellina e Cartiera al Girone.
L’intervento è finalizzato al recupero per la produzione di energia idroelettrica delle vecchie traverse realizzate nel tempo nel tratto dell’Arno di circa 50 Km da Incisa a Lastra a Signa ed è finanziato, progettato e realizzato da un soggetto privato, Iniziative Toscane, che gestirà i 13 impianti idroelettrici per il periodo assegnato dalla concessione trentennale, al termine del quale rientreranno nella piena disponibilità pubblica.

Il territorio di Bagno a Ripoli è fortemente coinvolto essendo interessato dalle traverse Sieci-Gualchiere di Remole; Ellera-Bagno a Ripoli; Vallina-Compiobbi; Martellina e Cartiera; Sant’Andrea a Rovezzano.
Queste le tre briglie inaugurate oggi:
- Vallina-Compiobbi: produzione stimata 4 GWh/anno, due turbine, portata massima di 60 mc/s, salto di 3,7 metri. Costo 7milioni di euro;
- Sant’Andrea a Rovezzano: produzione stimata 4,8 GWh/anno, due turbine, portata massima di 60 mc/s, salto di 4,4 metri. Costo 8,1 milioni di euro;
- Martellina e Cartiera: dotato di una barriera mobile che si abbassa automaticamente al superamento di una determinata portata. Produzione stimata 4,6 GWh/anno, due turbine, portata massima di 60 mc/s, salto di 4,1 metri. Costo 8,5milioni di euro.

“E’ un salto di qualità anche culturale – ha spiegato Giani -, una sfida bella che ci fa da sponda per tante altre realtà della Toscana. In questo modo coniughiamo sicurezza, sostenibilità ambientale e riqualificazione di vecchi manufatti. Un progetto innovativo che trasforma un’idea discussa per decenni in realtà concreta: la produzione di energia elettrica dall’Arno diventa una risorsa strategica per la Toscana. Si inaugura una nuova era per l’approvvigionamento energetico regionale”.

“Fra le 13 briglie – ha aggiunto Giani -, una in particolare si inserisce in un contesto paesaggistico di rara bellezza, tra i comuni di Bagno a Ripoli e Fiesole, lungo l’Arno, tra Vallina e Compiobbi. Oltre all’aspetto energetico, l’intervento rappresenta un passo avanti per la sicurezza del territorio, contribuendo alla gestione delle acque e alla riduzione del rischio idraulico”.

“Bagno a Ripoli è uno dei maggiori beneficiari di questo progetto – ha sottolineato il sindaco Francesco Pignotti-: ben sei traverse su 13 complessive sono sul nostro territorio comunale. Quattro impianti sono già in funzione. Con un duplice vantaggio: si mette in sicurezza l’Arno e si produce energia pulita e rinnovabile. Due punti fondamentali del nostro programma di mandato che grazie alla Regione Toscana riusciamo a concretizzare”.

“Questo intervento – ha spiegato l’assessora Monni – rappresenta una delle opere più significative della legislatura, perché coniuga due obiettivi fondamentali: la sicurezza del territorio e la transizione ecologica. Grazie a un investimento di 100 milioni di euro in project financing, il progetto ci permetterà di produrre energia rinnovabile, sufficiente a coprire il fabbisogno di 20.000 famiglie, con una riduzione di emissioni di CO2 pari a 25.000 tonnellate all’anno. È la dimostrazione che sviluppo e tutela ambientale possono e devono procedere insieme”.

Molto bene la produzione “pulita” di energia. La ricaduta in termini di risparmio delle bollette per gli utenti di Bagno a Ripoli a quanto ammonta? Oppure oltre i benefici ambientali i benefici economici saranno solo a favore del privato Concessionario Iniziative Toscane?
Non è prevista una ricaduta specifica sui comuni che ospitano gli impianti.
L’intervento,complessivo, secondo quanto hanno sbandieratori per anni, doveva costare 80 milioni.
Ora sono diventati 100.
Piccolo aumento: venti milioni di euro!
Chi ha mangiato, cosa e perché?
Anni fa impedirono al conduttore della cartiera di Candeli di produrre energia in proprio con la turbina nell’ Arno. La fabbrica chiuse anche a causa dell’ aumento delle spese dell’energia. Questa persona è un mio stretto congiunto. Oggi sembra una rivoluzione: la scoperta dell’acqua…..calda! Ci voleva tanto? Si, vorremmo vedere le nostre bollette scendere. Certamente ci saranno da pagare i costi di gestione, salari dei lavoratori e trasporto fino ai nostri contatori ovviamente. Speriamo!