Oggi è un giorno di festa per la Fiorentina e i suoi tifosi. Il cantiere di Viola Park, il nuovo centro sportivo della Fiorentina a Bagno a Ripoli, apre i battenti. Stamani la “posa della prima pietra” da parte del presidente Rocco Commisso, della moglie Catherine, del figlio Joseph, del direttore Joe Barone e del sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini, dopo la benedizione di don Massimiliano. “Dedico il centro sportivo al popolo viola che purtroppo non può essere qui con noi”, ha detto Commisso. La cerimonia, causa misure anti Covid, è stata limitata a pochi presenti e trasmessa in diretta sui canali social della Fiorentina, da cui sono tratte le immagini.
La Fiorentina ha scelto di sostituire la “prima pietra” con un albero, un olivo di oltre duecento anni proveniente dal vivavio Vannucci di Pistoia, a testimoniare l’impostazione green del progetto da 85 milioni di euro firmato dall’architetto Casamonti e dallo studio Archea (vedi articolo con i dettagli). In realtà di alberi (olivi e cipressi) nei circa 25 ettari del centro sportivo ne sono già stati piantati centinaia e alla fine le nuove piantumazioni saranno oltre mille. L’idea dell’albero al posto della pietra è stata mutuata da Fendi che nel novembre scorso ha dato il via, proprio a Bagno a Ripoli, ai lavori del nuovo stabilimento a Capannuccia piantando una quercia (vedi articolo).
Dopo l’acquisto dei terreni, nell’ottobre del 2019, il progetto del nuovo centro sportivo viola ha intrapreso una vera e propria corsa a ostacoli: l’approvazione della relativa variante urbanistica del Comune di Bagno a Ripoli, le osservazioni della Soprintendenza, il ritrovo di reperti archeologici di origine romana, la scoperta di una discarica abusiva interrata, la Conferenza dei servizi, la minaccia di ricorso al Tar, ma alla fine l’iter è stato completato. O quasi.
Mancano, infatti, ancora i “titoli a costruire”, cioè i documenti formali per iniziare i lavori per la realizzazione di campi di calcio, foresterie e servizi. Ma è solo questione di giorni. Però Commisso deve rientrare negli Stati Uniti e organizzare la cerimonia di avvio dei lavori del Viola Park senza di lui sarebbe stato impensabile.
Così in queste ore inizieranno i lavori di demolizione e ricostruzione dei manufatti adiacenti alla villa, il cui restauro è cominciato già nello scorso giugno, e gli interventi di cantierizzazione (recinzioni, viabilità interna, misure di sicurezza) propedeutici all’inizio della costruzione dei nuovi edifici.
“In un momento così difficile, questa giornata è un segnale di fiducia e di speranza per il futuro, per la ripartenza del nostro territorio – ha detto il sindaco Casini -. Quello della Fiorentina è il maggiore investimento privato pronto ad essere realizzato a Bagno a Ripoli, stimato in oltre 85 milioni di euro. Il Viola Park che nasce qui tra le colline alle porte del Chianti e nella Valle dell’Arno, uno dei luoghi più belli al mondo, così vicino alla città di Firenze, manterrà altissima l’attenzione all’ambiente, al paesaggio e al territorio. Quella di oggi è una giornata storica, il futuro del nostro comune si tinge di viola e non vediamo l’ora di inaugurare nei prossimi mesi quello che sarà il centro sportivo più bello d’Italia. Benvenuta a Bagno a Ripoli, Fiorentina!”.
Tempo di realizzazione? Commisso avrebbe voluto tutto pronto in un anno, ma gli è stato spiegato che sarebbe stata una mission impossible. L’impresa Nigro & C. Costruzioni di Prato, guidata da Giovanni Nigro, specializzata in ristrutturazioni, che si è aggiudicata l’appalto, ha concordato di concludere i lavori entro 18 mesi.
Certo è che ora il controllo della situazione è completamente nelle sue mani, come ha sempre desiderato. Fare fast fast fast dipende solo da lui.