Un bilancio condizionato dalla pandemia ma in grado di non esserne travolto. Nonostante le difficoltà, un bilancio sano, che mantiene intatti i servizi primari e gli investimenti per il territorio, senza aumentare le tasse a carico dei cittadini.
Il Consiglio comunale di Bagno a Ripoli, nella seduta di mercoledì 23 dicembre, ha dato il via libera, con 12 voti a favore e 3 contrari, alla manovra economico-finanziaria che stabilisce investimenti e spese per i prossimi dodici mesi. Un “bilancio frutto dell’emergenza sanitaria”, lo definisce il sindaco Francesco Casini, ma tuttavia “sano, equo e virtuoso” nel quale, tra le varie voci che lo compongono, spiccano le spese in conto capitale destinate a scuola, educazione, infrastrutture e viabilità, welfare e servizi: gli investimenti per il territorio e la comunità.
Oltre 5,2 milioni di euro sono previsti per l’ampliamento e la riqualificazione della nuova scuola Redi tramite l’accensione di un mutuo con la Cassa depositi e prestiti. Circa 3,6 milioni sono invece impegnati per la realizzazione della nuova scuola del Padule già in cantiere. È inoltre allo studio l’operazione tramite project-financing di un nuovo asilo nido a Ponte a Niccheri per i bambini 0-36 mesi. Sul fronte infrastrutture, oltre 1,5 milioni sono previsti per la realizzazione della Linea 3.2 della tramvia, mentre a 2,3 milioni ammonta l’impegno del Comune per la realizzazione della Variante di Grassina, che nei prossimi mesi vedrà ripartire i lavori.
Quasi mezzo milione di euro è stato previsto per il ripristino e il consolidamento della sede stradale di via di Terzano e via del Bigallo e Apparita i cui progetti sono terminati. Sono previsti interventi sugli impianti sportivi comunali per oltre 1,2 milioni. Si manterranno intatte le risorse, pari a 2,6 milioni di euro, per i servizi primari e in particolare per l’assistenza sociale, la scuola, i servizi educativi, le politiche ambientali, i servizi pubblici e alla persona. Previsto inoltre un fondo di emergenza straordinario per supportare imprese e famiglie, associazioni culturali e sportive che hanno risentito degli effetti della crisi sanitaria: a questo scopo il Comune ha stanziato una prima tranche di oltre 100mila euro (che sarà incrementata nel corso dell’anno) per erogare una serie di contributi a fondo perduto per ristori e abbattimento costi fissi.
Per quanto riguarda le entrate, resteranno invariate le aliquote comunali (e vengono mantenute le agevolazioni fiscali già decise). Sono previsti introiti di circa 750mila euro dalla lotta all’evasione fiscale. Mentre circa 735mila euro proverranno dagli oneri di urbanizzazione, cifra questa al netto dell’intervento del nuovo Viola Park.
“Nonostante il periodo straordinariamente difficile – ha dichiarato il sindaco Francesco Casini – abbiamo costruito un bilancio virtuoso e sano, e come ci siamo sempre imposti lo abbiamo costruito ed approvato entro la fine dell’anno per essere operativi fin da primi giorni di gennaio. Con la razionalizzazione avviata negli ultimi anni, siamo riusciti a coniugare la progettazione e la realizzazione di tanti interventi concreti, il potenziamento dei servizi per i cittadini, stabilizzando la pressione fiscale e rientrando sempre nei confini imposti dai vincoli di bilancio”.
Dai consiglieri di maggioranza (Pd e Cittadini di Bagno a Ripoli) apprezzamento con alcune richieste specifiche. Andrea Bencini: “Fare un’opera di razionalizzazione fra i plessi scolastici, anche a costo di scelte dure, in modo da non avere sedi all’avangurdia e altre che restano indietro”. Paola Nocentini: “Misure di semplificazione burocratica per cittadini e imprese”. Corso Petruzzi: “Rendere la biblioteca di Ponte a Niccheri il fulcro culturale del Comune”. Patrizia Mondini: “Prevedere già una variazione di bilancio con maggiori risorse per il sociale”.
Voto contrario è stato espresso dai consiglieri di Cittadinanza attiva, Lega e Gruppo Misto. “Non si tratta di approvare solo un documento di entrate e uscite – ha detto Sonia Redini – Qui diamo un giudizio politico su cosa vuole fare l’Amministrazione comunale. Si votano strategie con la logica del ‘prendere o lasciare’. Non ho visto il tentativo di fare un bilancio partecipativo, ancora una volta occasione mancata di coinvolgere i cittadini nella governance”. “Avrei voluto un intervento più deciso per aiutare le famiglie territorio – ha lamentato Paola Frosali -. Nel bilancio manca la sensibilità al periodo che si corre”.