Un appello a tutte le associazioni per vitare la dispersione degli oggetti contenuti nel podere Le Corti per la realizzazione di un futuro museo della civiltà contadina. Lo ha lanciato l’Associazione Arca (Associazione ripolese per la cultura dell’ambiente).
Nel 1975, l’allora sindaco di Bagno a Ripoli, Riccardo Degli Innocenti, promosse, tra famiglie contadine e fattorie, la raccolta di macchinari e attrezzi agricoli per creare un museo della civiltà contadina. Gli oggetti furono collocati nel Podere Le Corti ad Osteria Nuova, edificio di proprietà comunale, ma l’idea del museo non è mai stata realizzata.
Recentemente il Comune ha venduto l’immobile ed ha lanciato un bando invitando le aziende agricole del territorio, gli agriturismi, le fattorie didattiche e le associazioni a prendere visione del materiale conservato, che potranno collocare all’interno delle proprie strutture, con l’impegno, di renderli fruibili da parte dei propri ospiti, di scolaresche e di altre persone interessate per finalità didattiche, culturali e turistiche, e con l’impegno a custodirlo e conservarlo per conto del Comune.
“Nonostante l’impegno assunto tramite convenzione ad assicurare la fruizione anche (ma non solo) per finalità didattiche – si legge nell’appello di Arca -, temiamo che questo importante patrimonio possa andare disperso fra vari soggetti privati, distruggendo definitivamente il progetto di un museo della civiltà contadina e tradendo così le
aspettative di coloro che avevano donato gli oggetti di contribuire ad una iniziativa pubblica avente una funzione essenzialmente didattica. Rivolgiamo quindi un accorato appello a tutte le associazioni e ad altre realtà del territorio a coordinarsi con la nostra associazione in un’unica manifestazione di interesse, che preveda la collocazione di tutti gli oggetti presenti nel Podere Le Corti in uno spazio aperto al pubblico da individuare e da destinare a museo della civiltà contadina, realizzando finalmente le finalità didattiche ed educative perseguite per molti anni dallo storico Silvano Guerrini”.
Una proposta è stata inviata al sindaco Casini e all’assessora Cellini dall’associazione “Laudato sì” nella quale si chiede di poter creare nell’area di proprietà della Città metropolitana a Capannuccia, dove si svolge la Festa de L’Unita, un parco della cultura contadina e poter sistemare, con un patto di collaborazione, le aree e I sentieri al fine di creare uno spazio aperto al pubblico per momenti educativi e di solidarietà oltre che di agricoltura sociale.