Domani 6 febbraio alle ore 18, nella Sala Soci coop Antella, per il ciclo Apertis Verbis, presentazione del volume di Paolo Savona “Dalla fine del laissez-faire alla fine della liberal-democrazia” (Rubbettino, 2016). Coordina il professor Sergio Caruso della facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Firenze; presentano il professor Piero Roggi e la professoressa Luciana La Stella.
“La fine del Liberalismo”: durante ogni grave crisi economica, dalla fine dell’ottocento a quella del 2008, i principi cardine del liberalismo – stato minimo, democrazia e mercato – sono messi in discussione in maniera più o meno radicale. Chi predica il crollismo marxiano e la fine del capitalismo, chi invoca un esteso intervento dello stato in materia economica, chi reclama un potere forte e anti-democratico. Paolo Savona interpreta le tensioni generate dalla recente crisi economica prefigurando la fine del connubio -mercato-democrazia implicito nel liberalismo. Piuttosto che farne una questione episodica, legata alla crisi, però, ne deduce un quadro di progressivo depauperamento ideologico e sostanziale che si estenderebbe dalla metà del novecento ad oggi. La tentazione della giustizia sociale avrebbe nel tempo avuto il sopravvento sui principi liberali portando alla democrazia di massa, allo stato massimo ed all’inceppamento dei meccanismi di mercato. Nell’incontro si affronteranno queste tematiche.
“La fine del Liberalismo”: durante ogni grave crisi economica, dalla fine dell’ottocento a quella del 2008, i principi cardine del liberalismo – stato minimo, democrazia e mercato – sono messi in discussione in maniera più o meno radicale. Chi predica il crollismo marxiano e la fine del capitalismo, chi invoca un esteso intervento dello stato in materia economica, chi reclama un potere forte e anti-democratico. Paolo Savona interpreta le tensioni generate dalla recente crisi economica prefigurando la fine del connubio -mercato-democrazia implicito nel liberalismo. Piuttosto che farne una questione episodica, legata alla crisi, però, ne deduce un quadro di progressivo depauperamento ideologico e sostanziale che si estenderebbe dalla metà del novecento ad oggi. La tentazione della giustizia sociale avrebbe nel tempo avuto il sopravvento sui principi liberali portando alla democrazia di massa, allo stato massimo ed all’inceppamento dei meccanismi di mercato. Nell’incontro si affronteranno queste tematiche.