La protesta corre nelle piazze, rimbalzando fra quelle virtuali e quella reale al centro del paese. Da Facebook a piazza Peruzzi è un fiorire di commenti indignati per la decisione del gruppo bancario Intesa Sanpaolo di chiudere da giugno la filiale della Cassa di Risparmio di Firenze, che ha sede in via Peruzzi (vedi articolo). Una banca che, oltre a fornire i suoi servizi a moltissimi abitanti della zona, fa parte della storia della frazione.
“Mi sono attivato ed ho già incontrato i dirigenti dell’istituto di credito – dice il sindaco Francesco Casini – ma purtroppo non è possibile fare molto: la decisione arriva dalla direzione generale. L’Amministrazione comunale non ha poteri per intervenire sulla scelta di un’azienda privata. Comunque intendo monitorare la situazione: chiederò che resti in funzione almeno il bancomat. Inoltre deve essere trovata una soluzione per i locali lasciati liberi, che sono di proprietà della banca: voglio evitare che quei fondi restino vuoti”.
Le reazioni dei cittadini oscillano tra rabbia, sdegno, sconforto. C’è chi sottolinea le difficoltà per gli anziani a dover cambiare abitudini e riferimenti, chi sottolinea che per andare alla filiale di Grassina (dove saranno trasferiti i conti) occorre prendere due autobus o l’auto per poi avere il problema del parcheggio, chi contesta l’impoverimento di servizi che subisce il paese e anche chi chiama in causa il campanilismo: “I conti degli antellesi a Grassina? Mai”.
L’unica,è chiudere il conto …….