Nasce il “lungo Isone”, all’Antella. Il 5 maggio scorso la giunta ha approvato il progetto di fattibilità tecnico economica elaborato dall’architetta del Comune Antonella Carratù per un importo di 500mila euro. Dopo l’approvazione di tutti gli enti interessati saranno necessari tre mesi per mettere a punto il progetto esecutivo e sei mesi per la realizzazione. Fra gli scopi del progetto, scrive l’architetta Carratù nella relazione, “riavvicinare la cittadinanza al tema dell’acqua del torrente con sistemazioni e arredi che rendano più appetibile e gradevole sia il transito che la sosta dell’utenza pedonale, sfruttando al massimo le potenzialità del lungo fiume tra cui l’elevata ombrosità offerta nella stagione più calda”.
“Useremo i soldi che ci ha lasciato in eredità, insieme alla sua villa, la signora Marisa Migliorini – dice il sindaco Francesco Casini – Anche se proveremo ad inserire il progetto in uno dei bandi governativi sulla rigenerazione urbana. E’ un intervento richiesto dai cittadini che si inserisce nella politica di riqualificazione delle nostre frazioni. Nei giorni scorsi ho fatto personalmente un sopralluogo sull’area interessata con i nostri tecnici e l’assessore Pignotti che seguirà l’iter del progetto. L’obiettivo è realizzarlo entro un anno”.
Il progetto riguarda un intervento di riqualificazione urbana dell’area tra via dell’Antella e il torrente Isone. L’area interessata dall’intervento complessivamente si estende per un tratto di circa 280 metri e ricopre una superficie di circa 2.500 mq che può essere individuata in due porzioni: il primo tratto, corrispondente alla fascia della sponda destra del torrente Isone, della lunghezza di circa 200 metri, va dal ponte pedonale che collega via dell’Antella a via delle Brigate Partigiane fino al ponte carrabile di via Simone degli Antelli; il secondo tratto, corrispondente alla fascia tombata del torrente, della lunghezza di circa 80 metri, va dal ponte di via Simone degli Antelli al Ponte di via Pulicciano.
Il tratto del lungo Isone presenta al momento alcuni aspetti negativi ai quali il progetto intende porre rimedio: l’altezza del parapetto è assai inferiore alle norme di sicurezza e le panchine icastonate versano in uno stato di avanzato degrado; inoltre è abitudine della popolazione parcheggiare auto e furgoni sul selciato lungo l’argine, contribuendo in questo modo al progressivo degrado dell’area.
CORDOLO STRADALE – Al fine di proteggere l’area pedonale dai mezzi di trasporto che violano il divieto di parcheggiarvi, verrà sostituito tutto il cordolo stradale di via dell’Antella nel tratto di interesse. Il nuovo cordolo in avrà dimensioni e forma idoneai a non essere superato dalle ruote di auto e fugoni.
ASSE PEDONALE ATREZZATO – E’ un percorso pavimentato lungo il quale si incontrano arredi diversi che rispondono alle funzioni primarie del sedersi: per leggere, per incontrarsi, per giocare, o semplicemente per riposarsi. Da un punto di vista più prettamente tecnico l’asse principale del percorso sarà realizzato ad una distanza di 4 metri dall’argine del torrente avrà una larghezza di circa 2,20 metri e sarà pavimentato mediante un selciato.
ABBATTIMENTO BARRIERE ARCHITETTONICHE – Tutte le intersezioni tra viabilità carrabile e pedonale dell’area interessata verrà adeguata al fine di conseguire il completo superamento delle barriere architettoniche
ARREDO URBANO – Questo sarà caratterizzato da elementi scultorei di varia natura e con funzione di seduta e di tavoli, integrati da cestini e accesori complementari. Formano oggetto di arredo anche gli elementi definiti negli elaborati grafici come “I Portali” attraverso i quali passare. I portali verranno disposti a metà del percorso pedonale e alle estremità opposte del ponte pedonale. Al loro interno verranno installate delle striscie luminose a Led.
MURETTO PARAPETTO – Risulta necessario effettuare sia la messa a norma ai fini della sicurezza del perimetro del muretto parapetto che affaccia sul torrente con relative panchine incastonate che la loro riqualificazione dovuta allo stato di degrado in cui versano. Perciò si prevede la demolizione delle panchine e l’integrazione dell’altezza mancante con parapetti in acciaio corten fino a raggiungere la quota necessaria di un metro. Grazie alla discreta trasparenza visiva delle nuove balaustre sarà possibile un maggiore apprezzamento del corso d’acqua.
IL PONTE PEDONALE – Risulta doveroso iniziare la riqualificazione urbana della sponda destra dell’Isone partendo dal ponte pedonale che sbarca in adiacenza al Fontanello dell’acqua potabile e che è l’accesso da via Brigate partigiane alla riva destra del torrente. Il ponte verrà ripavimentato e dotato di corpi illuminanti a led
FONTANELLO ACQUA POTABILE – Il fabbricato del “fontanello” di acqua potabile verrà riqualificato mediante alcuni elementi di richiamo visivo, percepibili anche dalla parte opposta del torrente, realizzati mediante lamiere di rivestimento in corten su cui serigrafare scritte luminose inerenti il servizio offerto.
ILLUMINAZIONE – Lungo il percorso pavimentato e nelle piazzole che si intersecano lungo il suo asse verranno installati corpi illuminanti di tipo basso a led costituiti sia da faretti da incasso che da paletti di design. L’illuminazione mediante striscie led verrà utilizzata per sottolineare elementi lineari destinati a creare particolari suggestioni luminose.
AREA DAVANTI AL CAPOLINEA DEL BUS – La riqualificazione di questa piccola area posta a cerniera tra i due ponti carrabili e anello di congiunzione tra il lungo torrente Isone e Piazza Peruzzi merita una rivisitazione complessiva. Verrà ripavimentata sia la porzione di piazzale cul de sac (al fine di rendere attrattiva questa piccola piazzetta verrà attrezzata con panche e con corpi illuminanti). Stabilito di sostituire la pensilina oramai obsoleta e degradata, la sua copertura e un fianco saranno ricoperti da un tappeto erboso con piante che non richiedono manutenzione. La struttura portante della pensilina sarà in acciaio corten e i tamponamenti laterali in vetro trasparente.
MERCATO SETTIMANALE – la sistemazione complessiva dell’area, così come progettata, include il recepimento lungo via dell’Antella dell’attuale sistemazione dei banchi apportando alcuni modesti cambiamenti finalizzati alla sicurezza stradale. Infatti i tre banchi attualmente installati sul ponte che congiunge via dell’Antella con via delle Brigate Partigiane verranno spostati dalla parte opposta in adiacenza al ponte pedonale, in un’ area che verrà pavimentata a tale scopo.
Molto bello! Un progetto finalizzato al recupero di un ambiente preziosissimo come quello di un fiume. Niente di più gradevole per noi sostare e passeggiare lungo le sponde ascoltando il rumore dell’acqua. Anche le attività commerciali in prossimità di questo intervento ne godranno sicuramente in termini economici grazie al maggiore afflusso di persone. Le nostre politiche di intervento sull’ambiente dovrebbero sempre essere tese al rispetto ed al risparmio di suolo: una tematica non più procastinabile oggi!
Senza dubbio non si potranno più pensare ad opere che comprendano un consumo di suolo, ma solo preservare e restaurare ciò che abbiamo di più utile e bello. Nel caso dell’intervento sulle sponde dell’Isone ad Antella, vorrei tanto raccomandare all’Amministrazione di non fare piazza pulita di ciò che sembra “degradato”, perchè alcune volte ciò che appare tale è solo vecchio e da restaurare o ripulire. E anche di non consumare suolo, appunto, tappando il terreno con qualche pavimentazione perchè le persone non si sporchino le scarpe. Se non vogliono sporcarsi le scape ci sono i marciapiedi, dall’altra parte. Stare nella Natura è calpestare la terra, anche, altrimenti si va per strada. Il contatto con la terra è essenziale anche in questo modo per farci sentire meglio.
Isone ed Ema sono corsi d’acqua che identificano molto il nostro territorio.Molto bene questo progetto però,bisogna ricordarlo,nel periodo estivo l’acqua smette di scorrere..Sarebbe molto importante pensare in grande e riportare questi corsi ad avere un deflusso minimo vitale magari pensando ad un piccolo bacino o ad ampliare alcuni di quelli già esistenti in zona.Certamente il cambiamento climatico sarà traumatico per Ema ed Isone ma un tentativo ed una proposta sfidante penso che potremmo pensarla