All’ingresso della chiesa, sotto le acquasantiere vuote, sono stati appoggiati i flaconi del gel igienizzante per la mani. Qualcuno lo usa, qualcuno indossa i guanti, tutti hanno la mascherina. Ieri, lunedì 18 maggio, ore 9, la prima messa con la partecipazione dei fedeli dopo la sospensione da coronavirus.
Don Moreno, parroco di Santa Maria all’Antella comunica ai fedeli, quasi tutte donne, lo “schema” per il distanziamento: una panca con due persone sedute agli estremi, quella dietro con una sola persona al centro: e così via.
Ieri nessun problema di affollamento, ma la prima messa celebrata post emergenza coronavirus è servita come prova in vista di quelle più affollate della domenica. “Stiamo ordinati, nessuno si muova per la Comunione, verrò io da voi (ma poi si dimenticherà di indossare i guanti) – dice davanti all’altare – Cerchiamo di smentire chi dice che le chiese siano tra i luoghi dove ci si infetta di più”. Poi inizia la funzione religiosa citando le parole di San Giovanni Paolo II: “Non abbiate paura”.