Superare le polemiche personali e recuperare il contatto con la gente. Il dibattito durante la riunione del circolo Pd dell’Antella (ieri sera al Crc) ha individuato questi due obiettivi come essenziali per il rilancio del partito. Nonostante il segretario comunale Ravenni abbia ritenuto decontestualizzato il resoconto su QuiAntella dell’assemblea comunale centrato sugli attriti interni (leggi qui l’articolo), il tema è stato ampiamente dibattuto anche ieri sera. La consigliera comunale Sandra Baragli ha ribadito le sue accuse: “C’è chi usa il Comitato Vivere all’Antella come comitato elettorale e se il circolo Pd non accoglie le sue posizioni, allora organizza una sorta di boicottaggio delle riunioni. E se all’assemblea comunale il sindaco fa sapere che non può venire perché deve andare ad una iniziativa del Pd della Rufina e poi si viene a sapere che non è andato neanche là, io mi incazzo”.
Sembra un’altra riunione destinata ai fuochi artificiali fra anime diverse del partito. Stempera il clima il segretario di circolo Mirko Sulli: “Non c’è alcun partito occulto fuori da qui, se ci fosse mi dimetterei perché il mio ruolo non avrebbe senso. Però dobbiamo tornare a parlare dei problemi della gente”. Gli fa eco il consigliere comunale Claudio Falorni: “Il partito deve recuperare un rapporto con tutte le associazioni. Dobbiamo essere dentro il Comitato Vivere all’Antella, che sta facendo iniziative positive per tutto il paese, tornare a parlare con la gente e uscire dai personalismi. Il Pd non può attivarsi solo in occasione della Festa dell’Unità. Vorrei si recuperasse l’orgoglio di partito, ora pare ci si vergogni di essere del Pd”. Falorni chiede anche un’iniziativa forte sul referendum di ottobre e tira le orecchie al partito: “Abbiamo fatto un banchino in piazza e poi più niente, mentre quelli del ‘no’ sono davanti alle Coop e ai mercati. E chi ha cariche nel Pd e vuole sostenere il ‘no, dovrebbe dimettersi. Questi fanno più male delle polemiche. Come possiamo coinvolgere le persone se siamo così divisi fra di noi?”. Dalle parole di Giorgio Becattini emerge un’esigenze di maggior autonomia per i circoli: “L’Unione comunale non può mettere il cappello su tutto”. Autonomia di iniziativa che Andrea Rontini chiede anche rispetto all’Amministrazione comunale. “Ognuno ha il suo ruolo: la giunta governa, il partito elabora la propria linea, poi si collabora”. Il riferimento chiaro è all’iniziativa sulla terza corsia proposta e organizzata dal circolo dell’Antella ma alla fine fatta propria dal segretario comunale Ravenni e dal sindaco Casini.
In più d’uno sventolano lo spettro di ciò che è accaduto a Sesto se il Pd ripolese non cambierà atteggiamento al proprio interno. Ma ora l’impegno politico si sposta sul confronto referendario. Sulli annuncia una campagna massiccia per la costituzione di comitati per il “sì”. Minimo cinque persone per essere registrati e avviare l’attività di sostegno. Lui sarà il coordinatore per l’Antella. A livello comunale il responsabile è Francesco Pignotti che oggi (mercoledì 15 giugno), alle 18.30 nei locali dell’Sms di Bagno a Ripoli, aprirà ufficialmente la sede del comitato per il “sì”. Si torna a parlare di politica, è già qualcosa.
notizie interessanti, grazie. Quindi Baragli conferme le accuse; Sulli dice che non c’è altro partito all’infuori del suo; Falorni che vuole espellere chi ha cariche ma la pensa diversamente… interessante
Bravissima la Baragli. Caspita…