Dopo il Pd, anche Liberi e Uguali ha deciso di accettare l’invito al “ranzo per l’unità dela sinistra” lanciato da Mario Orlandi, ex presidente del Circolo Arci l’Unione di Ponte a Ema. Ma ponendo una condizione.

Senza la presa d’atto di quello che si è rivelato senz’altro un fallimento di linea, senza la disponibilità a correggere la rotta, ogni discorso unitario, pur importante, girerebbe a vuoto: una convergenza su basi così fragili – fragili anche dal punto di vista quantitativo – non sarebbe affatto in grado di arginare l’onda di destra. Una sfilza di turni amministrativi, dal 2015 a oggi, ha infatti visto travolgere gli schieramenti “progressisti”, per quanto uniti essi fossero sulla scheda elettorale. In parole povere: l’unità tra i vecchi frammenti del centrosinistra è necessaria, ma non sufficiente. Il passato non tornerà. Urgono soluzioni, formule e persone nuove, come giustamente rilevi anche tu. Sono ragionamenti che crediamo animati da spirito costruttivo e che vorremmo riassumere, in un breve discorso, al pranzo in questione; com’è ovvio, altre forze e sensibilità politiche potrebbero svolgere, nell’occasione, le loro considerazioni. Se il programma dell’iniziativa prevede tale possibilità, saremo ben lieti di parteciparvi come Liberi e Uguali Bagno a Ripoli”.