Gli ispettori dell’Ufficio scolastico regionale hanno fatto un sopralluogo, giovedì scorso, alla scuola elementare Marconi di Grassina, da dove, il 5 aprile, sono “evasi” i due piccoli alunni ritrovati poi in centro a Firenze (vedi articolo).
Gli ispettori hanno parlato con il personale, maestre e custodi, e ripercorso quello che probabilmente è stato il percorso dei due bambini per fuggire dalla scuola (vedi articolo). Sulla vicenda è in corso anche un’indagine disposta dalla Procura dei minori.
Agli ispettori la professoressa Maria Luisa Rainaldi, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Caponnetto (di cui la Marconi fa parte), ha consegnato un report nel quale ricostruisce l’accaduto in base alle testimonianze da lei raccolte. “Da quanto ho appurato in prima istanza non sono emerse negligenze del personale – ha sostenuto la dirigente -. Resta il fatto che facciamo il possibile con le risorse che abbiamo. L’edificio è veramente grande, con tanti corridoi che non si guardano uno con l’altro e pieno di vie di fughe, peraltro necessarie per la sicurezza”.
Per venerdì pomeriggio la professoressa Rainaldi ha convocato una riunione con i rappresentanti dei genitori. Nel frattempo il 7 aprile ha inviato un lettera al Comune di Bagno a Ripoli, nella quale si annunciano modifiche all’organizzazione del lavoro dei custodi e si avanzano una serie di richieste per migliorare la sicurezza della scuola Marconi.
Da domani, 12 aprile, il personale non effettuerà più l’assistenza alla Siaf per la distribuzione delle merende e per la rilevazione delle presenze alla mensa. Al termine dell’ingresso al mattino, il personale sarà impegnato a perlustrare tutto l’edificio per verificare se fuori dalle aule ci siano alunni non vigilati.
Queste le richieste: un’attenta revisione della rete di recinzione dell’edificio e nell’immediato riparare le falle presenti; installazione di una cancellata che circondi tutto il perimetro dell’area della scuola; revisione e potenziamento del sistema di allarme; attenta verifica degli allarmi delle porte principali e secondarie e installazione di un sistema che colleghi ogni porta a una centralina: ogni qualvolta si apre una porta dovrà accendersi una spia luminosa su un monitor sorvegliato da un custode.