Il cancellino della recinzione intorno alla cabina che smista i collegamenti della fibra ottica, installata da qualche anno accanto alla scuola elementare Michelet di Antella, in via di Pulicciano, si dovrebbe aprire solo digitando la corretta combinazione sul tastierino numerico applicato sul montante. Oppure semplicemente girando la maniglia, perché l’apertura a combinazione è disattivata e chiunque può entrare. Lo stesso vale per la porta della cabina. Anche in questo caso basta premere sulla maniglia per spalancarla, perché pure qui il tastierino a combinazione è presente ma in letargo. All’interno si notano due estintori e alcuni scatoloni di cartone ancora chiusi (come si nota dal reportage fotografico).
Eppure la doppia protezione, con la doppia combinazione, sono requisiti di sicurezza per tutelare l’impianto da intrusioni e anche per evitare che qualcuno possa entrarvi accidentalmente e subire delle conseguenze. Sulla porta della cabina, infatti, è affisso in bella mostra il cartello che indica il pericolo di scariche elettriche.
Come è possibile che un impianto di questo tipo, in barba ad ogni norma di sicurezza ed anche al semplice buon senso, possa essere lasciato aperto e in situazione di semi abbandono? Inoltre, all’interno del perimetro e poco distante dalla cabina, l’impresa che ha svolto i lavori, terminati ormai da diversi mesi, ha lasciato una montagnola di residui: tubi, cavi, scatole ed altro.
Una situazione che appare ancora più pericolosa se si considera che a due passi c’è la scuola elementare Michelet. Insomma un luogo ad alta frequentazione di bambini la cui innata curiosità potrebbe portarne qualcuno ad una rischiosissima esplorazione. Qui i responsabili hanno per forza nome e cognome. Vediamo quanto tempo passerà da questa denuncia pubblica prima che l’ambiente venga messo in sicurezza e il degrado eliminato.
Andrebbero pesi i dirigenti e licenziarli subito