Sull’onda dello storico progetto “Un Ospedale Poetico” che per l’ospedale Santa Maria Annunziata ha visto negli anni tante azioni di umanizzazione sanitaria, in occasioni di queste festività nasce il Vaccino Virtuale Poetico VIVAP®, pensato in dono per gli operatori del presidio di Ponte a Niccheri.
Il lotto di 250 fiale contenenti testi di poesia, accolto con favore dal direttore dell’ospedale, Andrea Bassetti, è stato realizzato su iniziativa di Silvia Pecorini, responsabile Accoglienza per i presidi di Ponte a Niccheri e Serristori, con il contributo della scrittrice Daniela Monreale che ha curato la grafica e Franco Zabagli del Gabinetto letterario Vieusseux che ha suggerito i test poetici.
Il “medicamento” contenuto dentro le originali fiale è costituito da testi poetici famosi che inneggiano alla forza dell’uomo, al suo coraggio e al desiderio di rinascita dopo una crisi.
Un’occasione simbolica e un dono che rendono omaggio alla forza e all’impegno che in questi difficili e indimenticabili giorni, tutto il personale ospedaliero e sanitario ha profuso nella lotta contro il Covid.
“Una vaccinazione poetica – dichiara Silvia Pecorini – per rammentare a tutti l’importanza di vaccinarsi, ricordando come siano proprio il cuore e la parola ad aiutarci nei momenti più critici, ‘vaccinandoci’ contro il dolore e la fatica e producendo in noi gli anticorpi della speranza e del coraggio”.
Tra gli autori dei testi figure note come Emily Dickinson, alcuni scrittori premiati dal Nobel, e autori moderni come Toti Scialoja, la cui ironia suggella efficacemente un messaggio di ripresa e sognata leggerezza. Il tutto è accompagnato da un accurato “bugiardino” poetico che strappando un sorriso al lettore, gli “somministra” l’effetto benefico di questa “Soluzione leggibile monodose”.