Non si è fatta attendere la replica del sindaco Francesco Casini alle affermazioni di Società Autostrade. “Aspi può ricorrere nei confronti dell’ordinanza comunale – dice Casini -. Ci vorrà, però, del tempo. Nel frattempo, in attesa degli eventuali effetti del ricorso, gli interventi tesi a ridurre gli aggravamenti idraulici che i lavori per la terza corsia stanno causando dovranno essere messi in atto. Che i lavori della terza corsia stiano creando, oltre ad altri disagi che ormai da anni stiamo sopportando nonostante gli enormi sforzi del Comune per contenerli, anche pesantissimi problemi di natura idraulica da Ponte a Ema ad Antella è un dato evidente a tutti. E nella notte tra giovedì e venerdì se ne sono visti gli effetti pesanti”.
Così continua la requisitoria del sindaco: “Dal momento che Autostrade afferma che l’attuale sistema fognario di Antella presenta delle carenze, ammette di fatto che non è sostenibile un ulteriore carico urbanistico quale sarebbe il nuovo campo base. Conviene, dunque, che Aspi sospenda le lavorazioni del campo base, utilizzi i vecchi campi base usati sino ad oggi o trovi altre soluzioni. Coinvolgendo anche le altre istituzioni faremo ogni azioni tesa ad impedire questa nuova realizzazione che, come ammette Aspi, non potrà che portare un aggravamento sul sistema idraulico e di deflusso delle acque nell’abitato di Antella se questo non sarà potenziato e migliorato”.
“Questo – conclude Casini – non toglie che continueremo a lavorare per mettere al sicuro l’abitato di Antella con o senza la collaborazione e la presa in carico delle proprie responsabilità da parte di Autostrade”.
Il sindaco ribadisce anche la presenza di responsabili di Spea (la società di progettazione di Autostrade), il direttore lavori, ingegner Cosolo, il suo assistente, geometra Deni, direttore operativo, e l’ingegner Magnelli al sopralluogo di lunedì 28; e di Milo Del Gobbo, direttore sviluppo Reti Italia per Autostrade, all’incontro avuto in Regione.