
“Fenomeni come quello di venerdì scorso non possono più essere considerati eccezionali, trattandosi di eventi estremi che si ripetono ormai regolarmente e di frequente, in conseguenza dei cambiamenti climatici provocati dal riscaldamento globale – afferma in una nota il M5S di Bagno a Ripoli -. Non servono quindi discorsi o annunci; oltre a contrastare il riscaldamento globale, occorrono azioni concrete tese a mitigare le conseguenze dannose dei cambiamenti climatici”.
I grillini ripolesi chiedono quindi di “arrestare immediatamente il consumo di suolo, attraverso una variante agli strumenti urbanistici che elimini tutte le previsioni edificatorie”.
La nota indica che la richiesta vale in particolare:
– per la nuova costruzione della Scuola americana, visti i danni che ha provocato il torrente Rimezzano allagando una parte di Ponte a Ema e l’Oratorio di Santa Caterina;
– per il Pian di Ripoli, dove non è accettabile la saturazione di tutte le aree verdi con nuovi
insediamenti residenziali, direzionali e commerciali, dopo le aree sacrificate al centro sportivo della Fiorentina e alle infrastrutture della tranvia;
– per Antella e Grassina, già martoriate dal cemento, soprattutto la seconda che non a caso è la più colpita dalle alluvioni;
– per Osteria Nuova, dove i lavori in corso per la costruzione di nuovi appartamenti in via Lazzeri, oltre a distruggere un ambiente naturale di pregio, rischiano di stravolgere il già precario assetto idrogeologico della collina.
Giusto. È inutile parlare bene e razzolare male. Se ogni comune nel suo piccolo non si responsabilizza, non potremo mai risolvere i problemi del pianeta. È un impegno che parte dal basso e cresce fino a diventare globale: non abbiamo più tempo da perdere! Una politica responsabile non può voltarsi altrove e fare “spallucce”. Povero Pian di Ripoli, passare da quelle parti vuol dire assistere allo scempio.