Il 9 novembre scorso, dopo un sopralluogo con i tecnici di Autostrade e Comune, il sindaco Casini annunciò che entro un mese si sarebbero conclusi i lavori per mettere in sicurezza da nuovi allagamenti l’Antella. Sembrava che tra Comune e Società Autostrade fosse stata raggiunta la pace, ma non così non è.
L’11 novembre al Comune è stato notificato il ricorso contro l’ordinanza del sindaco, del 25 settembre, nella quale si imponeva ad Autostrade e a Pavimental “l’esecuzione di interventi urgenti finalizzati al contenimento dei deflussi meteorici derivanti dai cantieri autostradali a carico dell’area urbana di Antella a tutela dell’incolumità pubblica”. A firmare il ricorso nel quale si chiede di “dichiarare nulla o annullabile – previa adozione della misura
cautelare della sospensione – la suddetta ordinanza”, proprio Società Autostrade.
La camera di consiglio del Tar Toscana si pronuncerà sulla domanda
cautelare della sospensione il prossimo 15 dicembre. La tutela della ragioni dell’Amministrazione comunale è stata affidata all’avvocato Jacopo Michi, del foro di Firenze, per una parcella di 4.544,80 euro.