Gli impegni che Sociateà Autostrade ha preso per una più attenta regimazione delle acqua dei cantieri della terza corsia, in caso di temporali, ha convinto il sindaco Francesco Casini a non procedere con l’invio di un dossier alla Procura della Repubblica. Casini era andato su tutte le furie quando, lunedì 23 settembre, acqua e fango avevano invaso alcune strade e fatto rigurgitare i tombini delle fogne. Le proteste dei cittadini erano state numerose, anche perché non era la prima volta che dai cantieri di Autostrade arrivava il fango. Per questo il sindaco aveva ipotizzato di rivolgersi alla magistratura.
La scorsa settimana è arrivato nel suo ufficio l’ingegner Alberto Selleri, responsabile della Direzione realizzazione nuove opere di Autostrade, uno dei massimi dirigenti della sociatà. Il sindaco Casini gli ha fatto presente le criticità registrate in occasione del nubifragio, per una cattiva gestione dei cantieri, e ha chiesto maggiore attenzione. Il problema si era presentato soprattutto in alcune aree lungo via di Campigliano, ma anche in altre zone tra Ponte a Ema e l’Antella. Nell’occasione il sindaco ha anche chiesto che Autostrade provveda a mitigare, ad oper acompletata, con nuove piantumazioni l’impatto visivo delle barriera antirumore. Appunti e richieste che erano state formalizzate in una lettera ufficiale inviata ad Autostrade.
L’ingegner Selleri ha mostrato ampia disponibilità ad affrontare rapidamente i problemi sollevati dal sindaco, in particolare la tracimazione di acqua e fango dai cantieri della terza corsia quando piove in modo violento, garantendo immediati interventi e più attenzione.
A fronte di questo impegno il sindaco ha messo in stand by il ricorso alla Procura, in attesa di verificare che i problemi non si ripresentino.