Gli allagamenti di ieri notte hanno fatto traboccare il vaso della polemica tra Autostrade (Aspi) e il Comune di Bagno a Ripoli. L’ordinanza del sindaco Casini, che impone ad Autostrade immediati lavori per evitare il ripetersi di situazioni come quelle dell’altra notte, viene respinta dalla società con un comunicato che sferza l’Amministrazione comunale.
“In merito agli allagamenti avvenuti nella zona di Antella nel Comune di Bagno a Ripoli, registrati a seguito delle piogge torrenziali notturne di straordinaria intensità – si afferma in una nota ufficiale -, Autostrade per l’Italia esprime massima vicinanza alle famiglie interessate dal disagio che hanno subito danni per l’inondazione. E’ tuttavia doveroso chiarire che quanto avvenuto non è imputabile al cantiere in corso per la realizzazione della terza corsia. Già un anno fa, nella piena consapevolezza dell’inefficacia del sistema urbano fognario e di regimazione delle acque, che l’amministrazione comunale conferma risalire agli anni ’70 e provato dai successivi interventi di urbanizzazione, Aspi aveva dato massima disponibilità per finanziare un progetto di adeguamento che il Comune avrebbe dovuto sviluppare ma che attualmente non è stato ancora ricevuto”.
“In merito al contributo delle maggiori portate d’acqua da parte del cantiere – continua la nota di Autostrade -, gli impianti provvisori previsti per i lavori sono stati già potenziati nei mesi scorsi per recepire quantitativi di pioggia in linea con le precipitazioni medie del periodo, registrate nella zona. La scorsa settimana, inoltre, Autostrade per l’Italia ha presentato uno studio idraulico al Comune che prevede la realizzazione di vasche di laminazione nell’area del campo base per mitigare l’apporto nel sistema fognario dell’Antella, nonostante questo intervento non rientri nell’ambito dei presidi idraulici previsti dai lavori di terza corsia e nell’ottica della massima attenzione alle istanze del territorio. Per queste motivazioni, la società non ritiene applicabile l’ordinanza comunale che bloccherebbe le attività, con un aumento della vulnerabilità del sistema di smaltimento delle acque, portando a possibili ulteriori fenomeni di allagamento. Le strutture tecniche della società e le imprese coinvolte nei lavori hanno programmato per lunedì 28 un sopralluogo per ulteriori verifiche volte a migliorare le soluzioni già adottate e quelle proposte; in attesa dell’urgente avvio, da parte del Comune, dei progetti e dell’iter per la realizzazione del sistema fognario urbano”.
Immediata la replica del sindaco Casini: “L’ordinanza detta anche degli obblighi temporali di esecuzione degli interventi richiesti e ritenuti necessari. Sembra dunque da quanto si legge nella loro nota che Aspi sappia benissimo cosa deve fare, perciò ci attendiamo che predispongano fin da subito, non più tardi dell’ennesimo sopralluogo congiunto in programma lunedì 28 settembre, i lavori per mettere in sicurezza l’abitato di Antella. Del resto, Aspi stessa definisce insufficiente il sistema fognario della frazione in relazione alla presenza delle sue strutture di cantiere, a partire dal campo base che evidentemente si conferma collocato in un luogo non idoneo come più volte ho sostenuto. Non essendo ancora completamente installato è consigliabile dunque una diversa dislocazione del campo base, Aspi è ancora in tempo a trasferirla”.
QuiAntella ha chiesto sia al sindaco Casini che ad Autostrade che il sopralluogo di lunedì 28 sia aperto alla stampa, che potrà così documentare, senza intermediazioni, nell’interesse dei cittadini qual è la situazione con la massima trasparenza. Vedremo quale sarà la risposta.