Sarà un autunno di passione quello che si prospetta per la scuola media Redi di Ponte a Niccheri. I lavori per renderla antisismica si dovranno prolungare oltre il termine previsto dei primi di settembre. Al momento l’ipotesi è riuscire a chiudere il cantiere entro dicembre per poi riaprirlo nell’estate del 2109 per la conclusione dell’intervento.
L’impresa a cui è stato affidato l’appalto della messa in sicurezza della scuola, la Pa.E.Co. srl di Garaguso (Matera), che ha iniziato i lavori il 18 giugno, si è accorta di imprevedibili difformità sulla geometria delle strutture esistenti. Questo significa che il progetto necessita di una variante sostanziale con un conseguente prolungamento dei tempi. L’intervento per rendere antisimica la Redi diventa quindi più complesso (più giornate di lavoro) e più oneroso. Il piano predisposto dall’Amministrazione comunale prevedeva una prima fase di lavori (78 giorni) durante questi mesi estivi, ed una seconda (79 giorni) la prossima estate, in modo da sfruttare il periodo in cui la scuola è chiusa. Invece il contrattempo emerso nei giorni scorsi rischia di incidere sulla didattica e creare problemi per la delicata gestione della convivenza tra lavori in corso e presenza degli studenti. Il costo complessivo dell’intervento era stato preventivato in 900mila euro ottenuti grazie al provvedimento “Sblocca scuola 2018” del precedente governo, ma andrà rivisto al rialzo.
Oggi pomeriggio c’è stato un vertice fra i tecnici del Comune, dell’impresa, la direttrice dei lavori, ingegner Laura Negri, il sindaco Casini, la dirigente scolastica del Comprensivo Caponnetto di cui la Redi fa parte. La professoressa Maria Luisa Rainaldi, insieme al sindaco, si è battuta per scongiurare che i suoi alunni finissero a studiare nei container. La soluzione prospettata prevede che fino a dicembre otto classi abbiano una sistemazione provvisoria ma interna alla scuola. Alcune finiranno nei locali oggi adibiti a segreteria, e questa sarà traferita nei container che attualmente fanno da aula professori nel cortile della scuola. Per le altre classi verrà realizzata un’apposita struttura a piano terra, davanti alla palestra, fuori dall’edificio ma sfruttando la parte coperta della scuola. Questa struttura sarà poi destinata ad ospitare aule laboratorio una volta ripristinata la normalità. Un mini potenziamento della Redi, insomma, come opera compensativa per i disagi. La biblioteca comunale metterà a disposizione della scuola la sala conferenze per riunioni amministrative o con i genitori.
“Inoltre il sindaco mi ha assicurato un restyling completo di tutto l’edificio e una particolare attenzione affinchè il sacrificio che dovranno fare i ragazzi sia in qualche modo compensato – dice la professoressa Rainaldi – Però resto preoccupata per questa situazione e per le conseguenze che potranno esserci per una scuola che aveva già una cronica mancanza di spazi”. “Cercheremo di trasformare una criticità in opportunità – ha dichiarato il sindaco Casini – Ne approfitteremo per sostituire i pavimenti, ristrutturare la rete elettrica e gli interni della scuola. Alla fine dei lavori avremo una Redi più sicura ma anche più funzionale e confortevole. D’altronde non c’erano alternative: il Genio civile ci ha detto che i lavori iniziati non potevano essere interrotti e rimandati”.
Per limitare i disagi all’attività scolastica l’impresa ha garantito che tutte le lavorazioni più impattanti e, soprattutto, più rumorose saranno ultimate prime dell’inizio dell’anno scolastico. La comunicazione di tutti i provvedimenti presi è già stata inviata ai rappresentanti di istituto.