L’onore di fregiarsi del titolo di “albero monumentale” spetta al Leccio di Belmonte, che si affaccia sull’Antella, e non a quelli di Grassina e Villamagna. Degno dell’inserimento nell’ “Elenco degli alberi monumentali d’Italia” anche la Cipressa di Rimaggio. Questo il responso egli esperti del Comune di Bagno a Ripoli e dei sopralluoghi dei Carabinieri forestali sulle alberature del territorio delle quali valutare “il particolare pregio paesaggistico, naturalistico, monumentale, storico e culturale” degno di tutela giuridica.
Sulla scorta delle pregresse conoscenze e proposte, comprese le segnalazioni dei cittadini, sono stati eseguiti sopralluoghi finalizzati alla verifica e aggiornamento dei dati già raccolti e per l’eventuale inserimento di nuove proposte. Al termine di questa attività sono state elaborate le seguenti schede identificative:
Cipressa di Rimaggio (Cupressus sempervirens) – Via di Vernalese, 6/Via di Quarto – Proprietà Cellai e Calderai – L’esemplare è meritevole e in discreto stato vegetativo e strutturale, citato ne “Il dizionario del legnaiolo” di Massimo Casprini, edizioni Polistampa 2017, anche per il pregio storico-culturale – Proposto in elenco;
Leccio di Grassina (Quercus Ilex L.) – Via di Vittorio, 29 – Proprietà Fabrizio Arnetoli e Sandra Pampaloni – Ancorchè di grandi dimensioni e portamento maestoso, nonché citato ne “Il dizionario del legnaiolo” di Massimo Casprini, l’esemplare presenta forti problemi di stabilità (forse dovuti a presenza diffusa di insetti xilofagi) tali da sconsigliare l’inserimento in elenco;
Leccio di Belmonte (Quercus Ilex L.) – Via di Belmonte, 16 – Già proprietà Torrigiani Donella (deceduta), eredità a favore della Misericordia di Firenze – Età maggiore di 200 anni, portamento espanso molto bello e particolare, anche valenza ecologica per probabile presenza di Cerambice della Quercia (una specie di coleottero) – Proposto l’inserimento in elenco.
Leccio di Capaccio – (Quercus Ilex L.) – Via di Villamagna 104 – Proprietà Bianchi Mauro e Carbognani Manuela – Bella chioma e particolare apparato radicale – Dalle verifiche effettuate purtroppo sono emerse consistenti alterazioni ed elementi che concorrono al forte indebolimento strutturale della pianta, tali da sconsigliarne l’inserimento in elenco.
Inoltre, sono stati eseguiti altri sopralluoghi, che non hanno dato luogo a scheda di identificazione per carenza dei necessari presupposti. Si cita, a titolo esemplificativo, la Palma del Castello di Rignalla, in via di Rignalla 3, di cui era giunta segnalazione da privati, che a seguito del sopralluogo di verifica non ha evidenziato le caratteristiche di base utili alla compilazione della scheda.
I risultati del censimento sono stati approvati con determina dirigenziale n. 118 del 27 gennaio 2022 e trasmessi il giorno seguente alla Regione Toscana per gli ulteriori adempimenti. Una mozione che chiedeva un censimento delle piante storiche nel territorio, presentata dal cosigliere comunale Andrea Bencini per il gruppo Pd, era stata approvata dal Consiglio comunale lo scorso aprile.
Il Leccio di Belmonte e la Cipressa di Rimaggio sono stati catalogati alberi monumentali per età, dimensioni, portamento particolare, valore ecologico e valore storico-culturale.
Il Leccio di Blemonte sorge a 187 metri sul livello del mare, ha una circonfernza di 745 centimetri e un’altezza di 13,8 metri.
La Cipressa di Rimaggio è a 139 metri sul livello del mare, ha una circonferenza di 510 centimetri e un’altezza di 23,5 metri.