Al Teatro Comunale di Antella da settembre a oggi sono passate ben settanta voci a restituire il capolavoro di Proust “Alla ricerca del tempo perduto”. E il successo di pubblico ha dimostrato che la sfida di un’opera tanto complessa della letteratura del Novecento è stata vinta. Domani, venerdì 16 marzo, alle 21, l’ultimo appuntamento è con l’interpretazione della straordinaria Maria Paiato, accompagnata dal pianoforte di Irene Polidori.
Nata a Stienta, in provincia di Rovigo, nel 1961, Maria Paiato è considerata una delle più sensibili e raffinate interpreti italiane. Studia a Ferrara e all’età di ventitrè anni si diploma all’Accademia Nazionale d’Arte Dammatica Silvio d’Amico, fondata a Roma nel 1936 col nome del teorico teatrale, scrittore e critico vicino a Pirandello. Sul palco ha sicuramente una vocazione per il teatro, prima che per il cinema, e vale la pena citare alcuni grandi nomi che l’hanno diretta in importanti spettacoli: Luca Ronconi, Mauro Bolognini, Giancarlo Sepe, Maurizio Scaparro, Antonio Calende, Nanni Loy, Roberto Guicciardini, Giampiero Cicciò, Valerio Binasco. Al cinema, tra gli altri, è stata diretta nel ruolo di Grassoccia da Francesca Archibugi nel suo Lezioni di volo, nell’ottobre del 2009 è invece nel cast di Lo spazio bianco della Comencini, che le assegna il ruolo di magistrato. Appena due mesi dopo interpreta Ida Rosselli, al fianco di Tilda Swinton, nella pellicola di Luca Guadagnino Io sono l’amore (2010). Nello stesso anno la troviamo ne La passione di Carlo Mazzacurati, mentre due anni dopo si aggrega al cast de Il comandante e la cicogna di Silvio Soldini. Lavorerà ancora con Mazzacurati ne La sedia della felicità (2013), e nel 2016 sarà nell’esordio nel lungometraggio di finzione del veneto Marco Segato: La pelle dell’orso.
Vincitrice di numerosi premi come miglior attrice italiana: il Premio Borgio Verezzi (1994), il Premio Flaiano (2001), il Premio Olimpici del Teatro (2004), la Maschera d’oro (2005) e due Premi Ubu (2005 e 2006). Il 14 settembre 2007 le viene assegnato il Premio Olimpici del Teatro per il monologo Un cuore semplice nella categoria “One woman show”; a seguire il 12 ottobre 2009 il Premio Eleonora Duse 2009 per essersi particolarmente distinta nella stagione 2008-2009.
Ingresso 7 euro.