“Agguato”, andato a vuoto, per metter a segno la truffa dello specchietto ieri sera, venerdì 18 agosto, in via di Rosano. Alle 22.15, una pattuglia composta dei Carabinieri di Pontassieve, nel transitare nella zona industriale di via Lisbona, veniva affiancata da un’auto il cui conducente, un trentatreenne residente a Pelago, in evidente stato di agitazione, riferiva che poco prima, nel percorrere la via di Rosano (Sp34) con direzione di marcia Pontassieve, giunto all’altezza di Candeli, nell’effettuare la manovra di sorpasso di altro veicolo, una Fiat modello “Bravo”, di colore nero, udiva un rumore, presumibilmente provocato dal lancio di un sasso che colpiva la fiancata destra della sua auto.
L’uomo per questo motivo e poiché il conducente del veicolo sorpassato gli lampeggiava insistentemente, come a invitarlo ad arrestare la marcia, si fermava poco più avanti. Il veicolo sorpassato lo affiancava, a bordo si trovavano due persone: il conducente, un giovane, che lo rimproverava per la manovra di sorpasso effettuata, e altro passeggero, più grande di età.
L’automobilista raccontava ai carabinieri che in quel frangente aveva domandato al conducente del veicolo sorpassato se gli avessero lanciato un sasso, ricevendo da parte di questo risposta negativa. A quel punto, impaurito dalla situazione e dall’atteggiamento dei soggetti, uno dei due, infatti, era sceso dal mezzo, si allontanava velocemente. Giunto a Pontassieve, vedeva una pattuglia di carabinieri e comunicava ai militari quanto poco prima accaduto, non mancando di descrivere i due soggetti e il veicolo sul quale viaggiavano, oltre ad alcuni caratteri della targa.
I carabinieri iniziavano le ricerche del veicolo nel territorio, incrociandolo poco dopo, in via di Rosano e successivamente fermandolo a Pontassieve, altezza di Piazza Mosca.
Gli occupanti del veicolo, venivano identificati: un fiorentino di 22 anni, pluripregiudicato, disoccupato, conducente del veicolo, ed un pratese di 40 anni, proprietario del mezzo, anch’egli pluripregiudicato, disoccupato, entrambi residenti a Prato. Gli stessi, interrogati dai carabinieri, non erano in grado di giustificare la loro presenza in loco, riferendo dapprima di essere in zona in cerca di “prostitute”, poi di non sapere dove si trovassero e di come ci fossero arrivati. I due sospetti mostravano un atteggiamento particolarmente nervoso e per il modus operandi, oltreché per i precedenti penali, verosimilmente avevano intenzione di porre in essere la ormai tristemente nota truffa dello specchietto. I fermati venivano quindi sottoposti a perquisizione personale sul posto, che veniva estesa al veicolo a bordo del quale viaggiavano. Sul tappetino del passeggero venivano trovati tre sassi, sequestrati dai militari, compatibili con l’ammaccatura riscontrata sull’automobile della vittima.
I due soggetti fermati venivano quindi accompagnati presso la caserma di Pontassieve per gli accertamenti di rito. Poco dopo, presso quegli uffici il conducente del veicolo danneggiato, sporgeva denuncia/querela in relazione ai fatti accaduti poco prima e, in seguito alla ricostruzione dei fatti e del modus operandi dei due sospetti, gravati da precedenti specifici anche molto recenti, gli stessi venivano deferiti all’autorità giudiziaria per danneggiamento e tentata truffa ai danni dell’ignaro cittadino.
….e rilasciati…