Articolo di Sarah Bulhoes
“Era una persona pura e onesta. Era speciale, lo dimostrano le tante persone che sono qui, oggi, per rendergli omaggio”, così la nipote Patrizia ha ricordato la figura di Renato Bettini, scomparso improvvisamente due notti fa all’età di 88 anni (vedi articolo).
Circa cento persone hanno riempito la chiesa di San Pietro, a Ponte a Ema, nel pomeriggio di oggi. Nonostante il cielo grigio e piovoso, i presenti hanno condiviso ricordi calorosi e affettuosi di colui che molti chiamavano simpaticamente il “Sindachino” di Bagno a Ripoli.
Il Comune era rappresentato dall’assessore Paolo Frezzi, che ha sottolineato il lascito di Renato alla comunità. “Lui era una presenza costante negli ultimi anni della nostra vita sociale – ha detto Frezzi -. Ha avuto sempre grande attenzione per il prossimo e per la comunità. Del Circolo Sms è stato per tanti anni, il perno, il fulcro. Aveva interesse per la politica, la politica nel senso alto. E forse questo è il messaggio che ci lascia. Noi dovremo portare avanti il suo lavoro”.
“Il ruolo e la forza politica di Renato sono innegabili – ha ricordato il fratello Sergio -. Fino agli ultimi giorni della sua vita, non ha mai smesso di portare avanti la memoria dei Partigiani. E Renato era così genuino che, persino quando si trattava di musica, emergeva il suo legame con i valori della Resistenza di cui amava le canzoni. Durante la sua vita, Renato ha fatto tanto per il comune, per la Casa del Popolo e per gli altri. Si dedicava con passione a ogni progetto, affrontando con determinazione le difficoltà”.
La celebrazione religiosa è stata tenuta da padre Ugo Rossi, amico di lunga data di Bettini, che ha reso un omaggio toccante: “Renato non era solo un uomo; era un esempio di dedizione, giustizia e amore verso tutti. L’ho conosciuto a fondo e ho potuto ammirare il suo cuore generoso, la sua sensibilità e il suo impegno per il bene comune. Parlava spesso con passione delle sue idee, della sua famiglia e di ciò che credeva fosse giusto per gli altri. Era un uomo giusto, e la giustizia, ci ricorda la Bibbia, è nelle mani di Dio”.
In mattinata aveva reso omaggio alla salma di Bettini, il sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Pignotti: “Il tuo insegnamento più grande è l’altruismo, la generosità verso la propria comunità, l’anteporre sempre il noi all’io. Hai sempre avuto un rispetto profondo per le istituzioni, sei stato un interprete esemplare della militanza politica, intesa come lotta collettiva per raggiungere obiettivi comuni, valori che hai saputo trasmettere a tante persone, di età e provenienze diverse, sempre con quel tuo sorriso, con delicatezza e con grandissimo rispetto verso chi la pensava diversamente. Da sindaco a ‘Sindachino’ voglio dirti ‘grazie di cuore Renato’, non ti dimenticheremo”.
Commoso, con gli occhi lucidi, il groppo in gola e le parole che fanno fatica ad uscire, il ricordo del presidente dell’Anpi Bagno a Ripoli, Luigi Remaschi, che con Bettini ha condiviso per anni le “lezioni” sulla Resistenza nelle scuole medie e elementari. Remaschi ha parlato di “esempio fulgido” e di “alfiere della speranza di un cambiamento che porti più giustizia”.
“Ci impegneremo per raccogliere il testimone lasciato da Renato”, ha assicurato Claudio Tonarelli, presidente dell’Sms Bagno a Ripoli.
Che toccante… bravo!
ma che bello
Un ricordo toccante e profondamente umano di una figura straordinaria come Renato Bettini. La sua dedizione alla comunità, il suo impegno per i valori della Resistenza e il suo altruismo rimarranno un esempio per tutti. Il suo legame con le istituzioni e il suo spirito di militanza politica dimostrano quanto fosse guidato da un senso profondo di giustizia e solidarietà. È commovente leggere come il suo lavoro e il suo sorriso abbiano lasciato un segno indelebile nel cuore di tanti. Grazie, Renato, per tutto ciò che hai fatto per il tuo territorio e per i tuoi ideali: continuerai a ispirarci.