Vignettista senza peli sulla lingua e pure sulla penna, anzi la matita, lo strumento da cui prendevano vita i suoi personaggi, a cominciare da Bobo.
Addio a Sergio Staino, che si è spento stamani all’ospedale di Torregalli: aveva 83 anni.
Nell’ottobre del 2016 presentò al Crc Antella la sua autobiografia, “Io sono Bobo”, scritta in collaborazione con due giornalisti di Repubblica, (Laura Montanari e Fabio Galati).
In quell’occasione ci ritrovammo dopo aver avuto colloqui serali quasi quotidiani per alcuni anni. Mi riconobbe dala voce. Staino era uno dei vignettisti del Corriere Fiorentino, si alternava con Giuliano. Io, come capo redattore, lo chiamavo per illustrargli le notizie del giorno e concordare con lui quale sarebbe stato il tema della sua vignetta da pubblicare sulla prima pagina del giornale.
Colloqui rapidi, dati i ritmi di lavoro nei quotidiani, ma intensi. Staino era sempre disponibile al confronto. Mai supponente, nonostante la fama e l’autorevolezza, accettò sempre di buon grado anche le richieste di cambi di tema all’ultimo momento.
Sì, senza peli sulla lingua e sulla penna nei confronti dei potenti, ma un signore nei rapporti umani. Alla salute Bobo, ci mancherai.