Addio a Giovanni Barbagli, un alfiere della sinistra. Barbagli è morto la scorsa notte a Villa Donatello dove era ricoverato da alcuni giorni per il riacutizzarsi di una vecchia malattia; abitava in via Boccaccio, a Ponte a Niccheri. Aveva 79 anni, era nato il 6 dicembre 1942 a Cinigiano, in provincia di Grosseto.
Laureato in psicopedagogia, Barbagli ha avuto una intensa vita politica come esponente di spicco di Rifondazione Comunista in Toscana: è stato consigliere regionale, consigliere comunale a Bagno a Ripoli, segretario del circolo Prc dell’Antella. Impegnato nel volontariato è stato per anni presidente della Croce d’Oro di Ponte a Ema.
Uno dei suoi ultimi impegni era stato dare una mano alla comunità di Mondeggi bene comune per la costituzione dell’associazione temporanea di scopo “Mondeggi fattoria senza padroni” e la stesura dello statuto.
“Giovanni era una persona altruista, sempre pronto a dare una mano a chiunque avesse bisogno, la sua scomparsa è un grande dolore, ci conoscevamo da 44 anni”: così lo ricorda l’amico e vicino di casa Mauro Talenti.
Questa la dichiarazione del sindaco Francesco Casini: “Purtroppo abbiamo appreso poco fa della scomparsa di Giovanni Barbagli, da sempre una figura di riferimento per il nostro territorio, prima come amministratore e più recentemente come presidente della Croce d’oro di Ponte a Ema, confermandola come un punto di riferimento per il mondo dell’associazionismo e del volontariato sul nostro territorio. Ricordando l’impegno e lo spirito di servizio di Giovanni, a nome di tutta l’Amministrazione comunale porgiamo ai suoi familiari la nostra vicinanza e sentite condoglianze”.
Per chi volesse dare l’ultimo a Barbagli, la cerimonia funebre si svolgerà domani alle 15 al cimitero di San Martino, sopra Grassina.
Barbagli lascia la moglie Annalisa, i figli Matteo (medico di Villa Donatello), Alessia (che vive a Roma) e Niccolò (che vive in Giappone) ai quali vanno le condoglianze sincere di QuiAntella.