Tutti a lezione dal professor Commisso: il presidente della Fiorentina ha tenuto una sorta di lezione agli studenti dell’istituto superiore Gobetti Volta, spiegando i segreti del suo successo. Ad accoglierlo nella palestra dell’istituto, l’inno viola e circa trecento tra studenti e professori super eccitati per la sua presenza. A fare gli onori di casa il preside del Gobetti Volta, Simone Cavari (“Sono tifoso viola da sempre, il primo abbonamento in Curva Ferrovia nel ’74, a dieci anni”), il coordinatore dell’indirizzo sportivo e manageriale Alessandro Dei e il sindaco di Bagno a Ripoli (dove ormai Commisso è di casa) Francesco Casini.
Il presidente della Fiorentina ha raccontato dei suoi primi anni in America, arrivato ragazzino dall’Italia. Le difficoltà e gli ostacoli superati nella sua carriera scolastica: “Ho vissuto anche nel Bronx, che non è bello e tranquillo come qui a Bagno a Ripoli”. L’esperienza prima da studente-calciatore, poi da mecenate alla Columbia University, dove gli è stato intitolato lo stadio. L’impatto col mondo del lavoro (“Ho iniziato a 14/15 anni, studiavo e lavoravo 40 ore a settimana”), fino alla fondazione di Mediacom, la sua azienda che oggi conta 4.500 dipendenti.
Una lezione di vita, più che di management. “Quando qualcuno vi dà un’opportunità, prendetela – ha detto con tono appassionato, ai ragazzi – Ma poi dimostrate di meritarvela, dovete essere bravi”. Il presidente viola ha anche colto l’occasione per illustrare il progetto del nuovo centro sportivo della Fiorentina, che sorgerà a poche centinaia di metri di distanza dal Gobetti Volta, confermando che ci saranno nuovi posti di lavoro. Toccando il tema stadio ha confermato la sua insoddisfazione: “Io avrei voluto iniziare a costruirlo dopo una settimana, sono passati sette mesi… Non so se si potrà fare a Campo di Marte o alla Mercafir, ma non aspetterò dieci anni”.
Quindi è iniziato il fuoco di fila delle domande degli studenti, le più disparate: da come e perché ha deciso di acquistare la Fiorentina all’emozione che ha provato quando ha raggiunto il primo milione di dollari; dalla sua opinione sul calcio femminile al recente mercato della Fiorentina: “Ho fatto degli investimenti importanti, ogni giocatore è un investimento che deve dare dei ricavi – ha detto Commissio – Ora vedremo, se non basta in estate ne farò altri”.
A Commisso è stata consegnata una targa ricordo e un mazzo di fiori. Apoteosi finale con maxi foto di gruppo e immancabile raffica di selfie tra sorrisi e sciarpe viola.