Il programma della giornata prevede dalle ore 15.00 parco giochi di Mondeggi per grandi e piccoli; torneo di pallavvolo (fai una squadra e vieni a giocare); merenda condivisa; musica dal vivo. Alle ore 18 intervento del comitato Mondeggi bene comune per spiegare la situazione attuale e il tentativo di privatizzazione di un ulteriore terreno di Mondeggi.
“E’ di poco tempo fa l’annuncio della Città Metropolitana di mettere in vendita – seguendo il piano delle alienazioni annuale – una serie di beni sparsi per il territorio, tra cui l’appezzamento di terreno incolto a Capannuccia, a fianco del parcheggio della scuola materna – dicono i rappresentati della Comunità di Mondeggi – Come mai un’area che nel Regolamento Urbanistico Comunale è classificata come “Vp – verde pubblico”, è dotata di un certificato di destinazione catastale che la definisce “terreno edificabile”, sul quale la Città Metropolitana ha attivato la procedura di vendita, oltretutto con un prezzo molto alto? Perché la Città Metropolitana ha messo in vendita questo appezzamento di terreno, che rientra negli accordi urbanistici sulla riqualificazione della ex fornace Brunelleschi? Infatti il Piano Attuativo che sancirà la ristrutturazione della ex fornace e la sua trasformazione in un nuovo stabilimento della griffe Fendi, prevede che – come opera compensatoria – la stessa dita Fendi provveda a realizzare un parco pubblico sull’area in vendita, dando così seguito alle previsioni di Ruc”. Domande legittime poste anche da QuiAntella in articoli nelle scorse settimane, che al momento non hanno avuto risposta (vedi qui).
“La Città Metropolitana – continuano i mondeggini – persevera infatti nel considerare il patrimonio pubblico solo di sua proprietà, senza farsi attraversare da dubbi di alcun genere, come quello che forse il patrimonio pubblico così allegramente messo in vendita può costituire una risorsa per la comunità, che produce redditività sociale a lungo termine. Come Comunità di Mondeggi ci sentiamo direttamente toccati da questa vicenda, che intende privare la comunità di un terreno che avremmo voluto gestire come un bene comune, assieme agli abitanti di Capannuccia. Per questo motivo ci rivolgiamo direttamente sia agli abitanti di Capannuccia che agli utenti della scuola materna per invitarli a partecipare ad una giornata di festa e giochi all’interno dell’area in questione, in opposizione alla vendita ma soprattutto per dar vita – anche solo per qualche ora – al “giardino che non c’è”.
In effetti , come evidenziato nel tuo articolo di Agosto, ci sono diversi punti oscuri nella gestione di questo terreno. Sarà mia cura nel primo consiglio comunale utile presentare interrogazione sul tema al consiglio comunale di Bagno a Ripoli. Quel terreno deve essere destinato giardino pubblico.