Renziani ma ancora convinti della validità del Pd. E quindi, ormai, ex renziani. A Bagno a Ripoli nessuno, fra i notabili del partito, seguirà Matteo Renzi nel nuovo soggetto politico che si appresta a costituire.
“Io resto nel Pd, è questa la mia casa politica – dice il sindaco Francesco Casini – Sono stato uno dei fondatori e fin dall’inizio ho creduto in un partito che percorre una strada riformista e di modernità, che dice no al populismo e trova la sua forza nel pluralismo. Finché sarà tutto questo, il Pd sarà il mio partito”. Sulla stessa linea l’assessore Enrico Minelli: “Rispetto per chi farà altre scelte che comunque sono nell’ottica di arginare il sovranismo di destra, però ritengo ci sia bisogno di unità e di un grande partito riformista di centrosinistra nel quale milito da dodici anni e nel quale ancora credo”.
Laconici nella risposta ma decisi, gli assessori Francesco Pignotti e Paolo Frezzi. “Resto nel Pd senza tentennamenti”, dice il primo. “È il pd che resta con me”, scherza il secondo. “Resto chiaramente nel Pd e mi dispiace per questa scelta di Renzi”, dichiara il presidente del Consiglio comunale Francesco Conti.
Più sofferta la scelta del capogruppo Pd in Consiglio comunale, Edoardo Ciprianetti, che arriva comunque alle stesse conclusioni dei colleghi di partito: “Nel Partito democratico senza se e senza ma. Per continuare a portare avanti le idee in cui da sempre credo, per proseguire le battaglie iniziate anni fa, mai rinnegate e mai abbandonate. Perché il Pd, che è nato per essere plurale, è casa mia. Non è mai bello quando qualcuno se ne va, a maggior ragione se lo fa chi ho sempre seguito, a partire da quella Leopolda del 2010 in cui capitai quasi per caso. Forse senza Matteo Renzi non avrei nemmeno iniziato a fare politica nel lontano 2012. Ma le cose cambiano e allora bisogna fare delle scelte che avremmo preferito non dover fare.
Grande rispetto per la scelta di alcuni, ma non la condivido e non la capisco. Io, riformista sempre, non ho dubbi su da che parte stare”.