Soprintendenza, Regione e Città Metropolitana hanno qualche perplessità sull’entità delle nuove edificazioni previste a Bagno a Ripoli dai nuovi Piano Strutturale e Piano Operativo, proprio in questi giorni in discussione in commissione urbanistica prima di arrivare in consiglio comunale per l’approvazione definitiva. La denuncia arriva da Legambiente Bagno a Ripoli che si basa sulle osservazioni ai due strumenti urbanistici.
Regione, Soprintendenza e Città Metropolitana, afferma Legambiente “preoccupate per i volumi delle nuove edificazioni, sollecitano un ridimensionamento degli interventi previsti soprattutto nel delicato settore del Pian di Ripoli. Tutto questo conferma le preoccupazioni e gli allarmi lanciati da tempo dalle associazioni ambientaliste, tra cui la nostra, per denunciare decisioni in contrasto con le indicazioni delle
istituzioni europee sui cambiamenti climatici e lo sviluppo eco – sostenibile. Purtroppo, di tutto questo non c’è traccia nel dibattito politico locale, impegnato al momento a discutere sulla scelta del sindaco di abbandonare il Partito Democratico”.
Il Circolo Legambiente Bagno a Ripoli invita tutte le forze politiche rappresentate in consiglio comunale “a dirigere lo sguardo sul merito delle questioni ripolesi e a valutare senza pregiudizi le osservazioni critiche al Piano Strutturale e al Piano Operativo per correggere, almeno in parte, gli errori commessi fino ad ora”.
Nonostante i volumi di nuova edificazioni siano stati ridimensionati rispetto alle previsioni iniziali, la Soprintendenza, nelle osservazioni al Piano Strutturale, rileva “una criticità soprattutto nella zona a verde lungo via Pian di Ripoli, tra la pieve e il Gobetti Volta” e chiede di limitare il “contorno urbano all’edificato esistente, escludendo così nuova artificializzazione”.
Anche la Regione consiglia di privilegiare “la realizzazione di un un parco urbano dotato di attrezzature
pubbliche e servizi di pubblico interesse valutando altezze e dislocazione dei fabbricati in funzione dei coni visivi percepibili dal Pian di Ripoli verso le colline”.
Inoltre la Soprintendenza “per ridurre il consumo di suolo nel territorio rurale” chiede “di rivalutare e ridimensionare alcune previsioni di nuova edificazione”.
Ancora più esplicite le perplessità della Città Metropolitana sulle nuove edificazioni previste nel Pian di Ripoli: “Tale previsione – si legge nell’osservazione – rischia di compromettere le condizioni ambientali della scelta localizzativa dell’area scolastica stessa. Inoltre l’edificazione dello spazio aperto precluderà ogni possibile futuro ampliamento degli istituti scolastici, che risultano invece in crescita dal punto di vista delle iscrizioni”.
Sarebbe opportuno sapere a cosa si riferisce l’eccessiva cementificazione del suolo del pian di Ripoli in oggetto.Ai lavori perl la tramvia con tutti gli annessi (deposito tram,parcheggio) e al viola park o altri progetti che forse il cittadino comune come me non ne è a conoscenza.
Qui trovi le previsioni iniziali che ora sono state un po’ ridimensionate.
https://www.quiantella.it/2021/08/17/bagno-a-ripoli-oltre-100-alloggi-museo-asilo-spazi-commerciali-uffici-e-centro-pedonalizzato/
Ebbene sì, sono state oltre 250 le osservazioni pervenute a questa amministrazione e se.si escludono quelle mirate ai propri interessi particolari e personali, (,chiedendo di costruire nel proprio terreno, oppure di allargare i confini del centro abitato, oppure di fare piscine a più non posso), le altre, quelle che hanno a cuore gli interessi generali della comunità, sono state tante e molto autorevoli. Come quelle della Sovrintendenza, della Citta’ Metropolitana e della Regione, oltre a quelle di associazioni ambientaliste di livello nazionale ( Italia Nostra, Legambiente) e quelle di tante altre associazioni piu locali ( Arca, Vas Chianti, Fridays for Future, Il Pianeta, Rete dei Comitati, percitarne alcune) e di gruppi politici come Per Una Cittadinanza Attiva, Potere al Popolo e Rifondazione Comunista, oltre a tanti cittadini singoli.
Adesso il Re e’ nudo. Il PD ha chiesto al Siindaco di dare voce alla maggioranza che governa questo comune, di ascoltare le critiche che comitati e associazioni ambientaliste muovono nei confronti delle scelte che lui, uomo solo al comando, ha fatto. E che ha fatto senza confrontarsi non solo con i cittadini ma spesso nemmeno con i consiglieri di maggioranza, figuriamoci con quelli dell’opposizione, Ebbene queste scelte come quelle urbanistiche che hanno la caratteristica di essere irreversibili, devono essere rivalutate da questa amministrazione, mi verrebbe da dire nuova, che adesso potrà avere più voce in capitolo ed anche più coraggio di prima per fermare colate di cemento che serviranno solo agli interessi di pochi contro quelli della cittadinanza. Siamo il primo comune toscano che consuma più suolo, un primato di cui un comune sedicente di centro sinistra dovrebbe vergognarsi. Adesso e’ arrivato il momento di aprire un nuovo capitolo, quello della tutela del territorio e dei suoi cittadini, presenti e futuri per fronteggiare i cambiamenti climatici che sono sempre più evidenti e accelerati. Il Centro Viola con i suoi 22.000 metri quadrati di nuove costruzioni, tra l’altro estremamente energivore come possiamo vedere dagli edifici in costruzione, ha saturato il consumo di suolo per i prossimi decenni. Ora pensiamo a come piantare alberi, a come incoraggiare l’attività agricola di questo comune. A voi maggioranza PD questo compito.
Basta consumo di suolo il sindaco Casini ha permesso lo scempio del Viola Park ,non vogliamo altri terreni agricoli urbanizzato si facciano orti no a case parchi ,scuole o piscine.