Il “via libera” burocratico per il Brt (Bus Rapid Transit) è arrivato: la Conferenza dei servizi sul progetto di fattibilità tecnica e economica di una linea di collegamento veloce tra Greve e Rovezzano, si è conclusa positivamente lo scorso 27 giugno.
Il Brt ha il duplice obiettivo di collegare le aree di interesse poste lungo il percorso e creare una forte
interconnessione con il sistema di trasporto pubblico, “garantendo una continuità con le linee tramviarie esistenti e con i parcheggi scambiatori localizzati lungo tutto il suo tracciato”. La linea interesserà i comuni di Greve in Chianti (compresa frazione Strada in Chianti) interessando i territori dei comuni di Impruneta, Bagno a Ripoli (comprese frazioni di Grassina, Ponte a Niccheri, Ponte a Ema) e Firenze (stazione Rovezzano) e si interfaccerà con punti strategici del sistema tramviario fiorentino.
Il percorso prevede il transito dalla Chiantigiana, da via Agnelli, dal viadotto Marco Polo, da via Dalla Chiesa fino a Rovezzano. Alcuni tratti di carreggiata saranno adeguatamente allargati (Grassina, San Martino, Presura, Solaia, Giobbole, Le Bolle) e vi saranno impianti semaforici sincronizzati per dare la precedenza al passaggio del bus.
Il Brt avrà 7 fermate: Greve in Chianti (che ospiterà anche il deposito officina per i 12 mezzi da 18 metri ciascuno), Strada in Chianti, Grassina, Ponte a Niccheri (ospedale), Ponte a Ema, Bagno a Ripoli, Rovezzano.
A Strada vi sarà la realizzazione di un parcheggio scambiatore da 147 posti auto e 18 per moto.
A Ponte a Ema il Brt dovrebe fermare in prossimità dell’incrocio tra via Chiantigiana e via di Campigliano, dove è prevista la realizzazione di un parcheggio per auto e moto accanto al distributore. Il Comune di Bagno a Ripoli ha però suggerito come possibile alternativa l’utilizzo del parcheggio del Florentia Hotel (l’ex Sheraton).
La fermata Ponte a Niccheri sarà davanti all’ospedale dell’Annunziata, nell’ambito della completa riorganizzazione di parcheggio e viabilità.
Il progetto indica in via Granacci la fermata a Bagno a Ripoli, in corrispondenza del capolinea che sarà realizzato per la tramvia e per alcune linee extraurbane, ma i Comuni di Firenze e Bagno a Ripoli suggeriscono uno spostamento verso il parcheggio scambiatore previsto in viale Europa all’uscita del viadotto Marco Polo: si risparmierebbero circa 4 chilometri di percorso avendo comunque l’intersezione con la linea del tram.
Il modello ipotizzato prevede un orario di esercizio dalle 6 alle 23 circa, con la frequenza di una corsa ogni 20 minuti (15 minuti negli orari di punta).
Secondo le valutazioni effettuate il Brt trasporterà più di 1.700.000 di passeggeri all’anno.
Se, come ho capito, il brt è formato da più “vagoni”, non capisco perché non sostituisca anche la tramvia per la quale occorre una pesantissima struttura di cemento molto profonda. Inoltre la tramvia, proprio in virtù della sua pesante struttura, oltre a impattare moltissimo da dove passa, non potrà più essere modificata in eterno e quindi se oggi non è stata pensata giusta anche per i prossimi 1000 anni, rimarrà sempre così comunque. Inoltre i costi di mantenimento sono, nei due casi, molto diversi a sfavore della tramvia. Forse io non ho capito e gradirei che qualcuno mi spiegasse le scelte fatte.
Del resto, oggi esistono già varie soluzioni di bus elettrici simili a tram su gomma, che vengono adottate in diverse città straniere. Basta consultare i siti specializzati per rendersene conto. Ma noi preferiamo rimanere legati ad un sistema di trasporto vecchio di quasi trent’anni (tranvie come la nostra nelle altre città esistono da decenni), che potrebbe essere rivisto con grande risparmio di tempo e denaro.