Sarà demolita la prima palazzina dell’area Fendi, a Capannuccia, che si incontra provenendo da Grassina, affacciata su via di Tizzano. La stessa sorte tocchera all’immobile retrostante le altre due costruzioni vicine. La richiesta della proprietà dell’area ex fornace Brunelleschi, sulla quale sta sorgendo il nuovo stabilimento Fendi, sarà approvata oggi pomeriggio dal Consiglio comunale di Bagno a Ripoli che all’ordine del giorno ha la “Variante semplificata ex art. 112 LR 65/2014 al Piano Attuativo denominato Fendi Fabbrica”.
E’ il provvedimento urbanistico per consentire la demolizione dei due immobili in condizioni troppo deteriorate per essere recuperati. Il primo, fra l’altro, risulta in zona a rischio idraulico; nessuno dei due ha alcun valore storico. Complessivamente saranno “cancellati” 344 metri quadrati di superficie costruita per un volume di 1.511 metri cubi.
Passeranno, invece, al Comune le altre due palazzine fronte strada che Fendi consegnerà ristrutturate “a rustico”. Ovvero senza finiture, che saranno a carico dell’Amministrazione comunale una volta che ne avrà decisa la destinazione (vedi articolo). Lo ha confermato il vice sindaco e assessore all’urbanistica Paolo Frezzi nel corso dell’ultima riunione della Commissione urbanistica.
L’uso pubblico dei due immobili, che a suo tempo furono occupati da una comunità di punkabbestia, deve ancora essere deciso. Nel frattempo il Comune sta pensando di creare una piccola area di sosta a servizio delle due palazzine. L’ipotesi – ha speigato Frezzi – è di ottenere da Fendi anche una piccola porzione di terreno attiguo alla seconda palazzina, lato abitato di Capannuccia, da adibire a parcheggio.