Dante al cinema, nei fumetti, tra gli slogan delle pubblicità e persino nei videogiochi. È un poeta che parla i linguaggi della contemporaneità quello rappresentato nella mostra Dante pop. Un percorso attraverso l’immaginario dantesco e celebrato nel programma di incontri collaterali organizzati dal Comune di Bagno a Ripoli all’Oratorio di Santa Caterina a Ponte a Ema (via del Carota) dal 24 settembre al 24 ottobre 2021.
In occasione del 700esimo anniversario dalla morte dell’Alighieri Bagno a Ripoli celebra il sommo poeta ospitando un percorso attraverso l’immaginario dantesco nelle varie forme di espressione artistica in cui è stato declinato a partire dal XX secolo e fino ai nostri giorni, a cui si affianca un programma di quattro incontri per approfondirne le tematiche. La rassegna infatti, a cura di Silvia Diacciati dell’ufficio cultura del Comune con Gabriele Danesi dell’ufficio innovazione è organizzata dal Comune in collaborazione con Fondazione Franco Fossati e Wow Spazio Fumetto, Archivio Storico Olivetti, CuCo Cultura Commestibile con il contributo di Fondazione CR Firenze, Regione Toscana, Publiacqua e Toscana Energia e prevede un ciclo di quattro incontri con altrettanti intellettuali e studiosi, che vede protagonista, tra gli altri, il regista pluripremiato Pupi Avati.
Per coinvolgere e intercettare il pubblico più giovane inoltre, tra ottobre e novembre, verrà attivata una serie di laboratori – coordinati da Coop21 – di street art, di rap (con trasposizione a ritmo di Rap delle terzine della Commedia) e di videogames a tema dantesco, quest’ultimo a cura di CoderDojo, oltre ad un incontro aperto al pubblico durante il quale gli studenti dell’ISIS Gobetti-Volta leggeranno alcuni brani tratti dalla Divina Commedia.
“Dante POP è una mostra che parla a tutti, ma una dedica speciale è rivolta alle nuove generazioni, tra le più colpite dalla pandemia, nella convinzione che la cultura può ‘traghettarci’ verso la normalità perduta. È per loro che abbiamo cercato un linguaggio innovativo, alle volte irriverente, facendo ricorso ai fumetti, alla pubblicità e persino ai videogiochi, per raccontare il poeta a chi è nato 700 anni dopo di lui” – spiega il sindaco Francesco Casini.
“Quello dell’accessibilità, alla cultura in generale e nello specifico all’opera di Dante, è stato un tema centrale per noi – aggiunge l’assessora alla Cultura Eleonora François -. Non ci siamo solo chiesti come rendere più accessibile Dante alle nuove generazioni. Ma anche a platee che talvolta non vengono intercettate dai tradizionali circuiti culturali. Abbiamo voluto procedere con l’attivazione di processi inclusivi attraverso la cultura, a 360 gradi. Per questo abbiamo cercato con forza una collaborazione con la Fondazione Nuovi Giorni, grazie alla quale alcuni giovani diversamente abili sono in fase in formazione per fare da ‘Cicerone’, anzi da ‘Virgilio’ per restare in tema, a chi visiterà l’Oratorio ma anche altri luoghi d’eccellenza come il Ninfeo della Fata Morgana. In quest’ottica si inserisce, allo stesso modo, l’attivazione di due specifici Puc (Progetti di utilità per la comunità), con due persone, percettori di reddito di cittadinanza, individuati dai servizi sociali del Comune, che affiancheranno i dipendenti comunali e alcuni volontari delle associazioni del territorio nell’apertura dell’Oratorio di Santa Caterina durante il periodo della mostra”.
‘’Ci siamo impegnati nel sostenere molte iniziative dedicate a Dante Alighieri – osserva il Direttore generale di Fondazione CR Firenze Gabriele Gori – perché desideriamo avvicinare alle giovani generazioni questa figura universale che sta oggi assumendo anche il ruolo di momento coagulante di un Paese che si riscopre essere comunità”.
La mostra è articolata in quattro sezioni: “Dante testimonial”, “Dante a Fumetti”, “Riletture” e “Dal cinema alla console”. “Dante testimonial” è un excursus nella storia della pubblicità e della figura del poeta quale testimonial di successo, dai primi anni del Novecento agli spot degli anni Duemila. Dalla storica campagna Olivetti che vede Dante provare ad utilizzare una macchina da scrivere al poeta che si gode un “paradisiaco” piatto di pasta dopo aver usato la Magnesia San Pellegrino, dallo spot Foxy nel quale Dante scrive su un rotolo di morbida carta igienica l’ultimo verso della Divina Commedia passando per Publiacqua, che fa vestire all’attore Paolo Hendel i panni del Sommo per invitare a non sprecare acqua, fino agli spot TIM diretti da Gabriele Muccino con protagonisti Neri Marcorè e Marco Mazzocca.
Anche il mondo del fumetto, rappresentato nella sezione omonima, ha attinto a piene mani dall’immagine di Dante. Risale infatti al 1949 la prima parodia disneyana della Commedia con “L’Inferno di Topolino”. Diversi anni più tardi sarà Paperino a scendere nei gironi infernali e poco dopo il papero più famoso del mondo incontrerà Dante nella storia “Messer Papero e il ghibellin fuggiasco”. “Fatti non foste a legger comics bruti, ma per seguir storielle di valenza” recita il Dante di Marcello Toninelli sulle pagine di Off-Side nel 1969 che, alla chiusura della rivista, verrà ripresa su Undercomics e poi su Il Giornalino, pubblicando tutte e tre le cantiche nella versione più completa mai realizzata. E ancora, Dante è protagonista anche della “Storia d’Italia a Fumetti” di Enzo Biagi, uscita tra il 1978 e il 1980, dove al poeta vengono dedicate tre pagine e una vignetta in cui si vede Giotto intento ad affrescare il primo ritratto dell’Alighieri della storia, tra le schiere degli eletti del Paradiso all’interno della Cappella della Maddalena del Palazzo del Podestà, attuale Museo Nazionale del Bargello. Più di recente, nel 2009, il giapponese Go Nagai ispirandosi alle tavole di Gustave Dorè ha riletto la Divina Commedia in chiave manga mentre “Dante Alighieri. Amor mi mosse” è il titolo del riuscito adattamento a fumetti della vita del poeta realizzato da Alessio D’Uva, che vede Beatrice nei panni di voce narrante.
Non solo comics e pubblicità, nella sezione “Riletture” sono ospitati i lavori di artisti che hanno scelto Dante come protagonista reinterpretandone la figura. Come il grande cartellonista del cinema Nano Campeggi, del quale l’esposizione ospita tre ritratti pressoché inediti o le street artist Lediesis, che hanno realizzato un’opera esclusiva per la mostra. Il settecentenario della morte ha ispirato inoltre la produzione artistica dell’Associazione Threefaces, con rappresentazioni originali dell’immagine dantesca.
L’opera dantesca, infine, non poteva lasciare indifferente il cinema né l’industria dei videogames. Dallo straordinario esempio di cinema muto di inizio secolo, L’Inferno di Giuseppe De Liguoro del 1911, al comico Totò all’inferno di Camillo Mastrocinque (1955), passando dall’unica e mai terminata serie tv dedicata alla Commedia, la britannica A TV Dante di Peter Greenaway (1989), si giunge alle più recenti animazioni Dante’s Inferno (2007) dell’americano Sean Meredith e Dante’s Inferno animated di Boris Acosta (2010). Nell’action adventure Dante’s Inferno (2010) della Visceral Games, invece, un muscolare Alighieri combatte mostruosi nemici utilizzando la magia e un’improbabile falce della morte per salvare l’amata Beatrice.
Contestualmente alla mostra si terrà un ciclo di incontri volti ad approfondire, grazie al contributo di quattro ospiti speciali, il ruolo dell’Alighieri, simbolo universale della letteratura e della cultura, nella contemporaneità. Si parte il 1° ottobre alle 17 all’Oratorio di Santa Caterina con Trilogia dantesca, presentazione dei volumi curati da Filippo Rossi, docente della Scuola internazionale di Comics e direttore editoriale della casa editrice specializzata in graphic novels Kleiner Flug. Secondo appuntamento il 7 ottobre (ore 17 – Oratorio di Santa Caterina) con la presentazione del libro “Il Sommo italiano. Dante e l’identità della nazione” (Carrocci editore) in compagnia dell’autore Fulvio Conti, professore ordinario di Storia contemporanea all’Università di Firenze e preside della Scuola di Scienze politiche “Cesare Alfieri”. Sabato 9 ottobre alle 17, alla Biblioteca Comunale di Bagno a Ripoli il registra pluripremiato Pupi Avati racconterà la sua personale passione per l’autore della Divina Commedia e la genesi del film che racconta la vita di Dante attraverso la voce di Giovanni Boccaccio, primo biografo del poeta, interpretato da Sergio Castellitto. Ultimo incontro giovedì 21 ottobre (17 – Oratorio di Santa Caterina) con “Fellini, Dante e i sogni”, conferenza a cura di Mirko Tavoni, già professore ordinario di Linguistica italiana all’Università di Pisa e presidente del Consorzio ICoN (Italian Culture on the Net) formato da 19 Università italiane, che promuove la lingua e la cultura italiana nel mondo attraverso Internet.
La mostra è aperta dal 24 settembre al 24 ottobre con orario:
Giovedì 15-18
Venerdì 10-13 e 15-18
Sabato 15-18
domenica 10-13 e 15-18
Ingresso gratuito
Obbligo di Green pass e mascherina