Investita da un’onda di acqua, fango e detriti, una famiglia che abita in via Labriola, all’Antella, ha rischiato la vita. E’ accaduto nella notte appena trascorsa, durante il violento temporale che si è abbattuto sulla zona.
“Erano da poco passate le una di notte, nel cortile accanto, separato da un muro, l’acqua aveva raggiunto i due metri di altezza – racconta Alberto Del Grazia, circondato da melma e calcinacci – Ho chiamato i vigili ma mi hanno risposto che siccome si trattava di fogne che tracimavano non era compito loro intervenire. Poco dopo il muro ha ceduto e siamo stati travolti da una massa d’acqua che ha divelto la porta finestra e ci è entrata in casa”.
Nella stanza devastata dalla furia dell’improvvisa ondata, c’erano anche la moglie di Alberto, Valentina Cianferoni e i figli Alessia e Cosimo. “Mia moglie è stata trascinata dalla forza dell’acqua nella parte più interna della stanza – racconta ancora sconvolto Del Grazia – Faceva fatica a riprendersi. Alle fine siamo riusciti a tirarla fuori. La paura è stata tanta”. La donna è stata portata in ospedale con un’ambulanza, ma le sue condizioni sono buone anche se per superare lo shock ci vorrà del tempo.
Personale della Protezione civile del Comune e della Vab è subito intervenuto per soccorrere la famiglia in difficoltà e ripristinare le condizioni di sicurezza. “Alle tre di notte era qui con noi anche il sindaco Casini (abita nella strada vicina ndr), che si è subito messo a disposizione”, dice Del Grazia. In queste ore il sindaco sta cercando una sistemazione abitativa provvisoria per la famiglia Del Grazia, la casa è infatti inagibile.
Allagamenti notturni pure per alcuni negozi che si affiacciano su piazza Peruzzi e via dell’Antella. Stamani tutti impegnati con secchi, spazzoloni e stracci a svuotare gli scantinati e a ripulire i locali.
Vab e Protezione civile sono intervenuti per allagamenti anche in via Giotto, a Grassina, e già nel corso della notte hanno provveduto a ripulire via dell’Antella dal fango proveniente dai cantieri della Terza corsia.
Paura per la piena dell’Ema per gli abitanti di Ponte a Ema che hanno visto le acque del torrente avvicinarsi perisolosamete al livello di esondazione.