Quando le Guardie zoofile, accompagnate dai Carabinieri, si sono presentate a casa della signora S.M. a Grassina hanno trovato 25 gatti tenuti in condizioni pietose. Una parte di loro era chiusa nei trasportini ammucchiati gli uni sugli altri in uno sgabuzzino ingombro di materiale vario. Una gatta è stata trasportata d’urgenza dal veterinario perché i punti sdi sutura della sterilizzazione avevano ceduto e l’intestino era fuoriuscito. Fortunatamente il veterinario è riuscito a salvarla. Altri gatti erano chiusi in gabbie fuori dell’abitazione, sotto un tendone di plastica. Considerato la data nella quale sono stati sterilizzate, deducibile dal microchip inserito al momento dell’intervento, queste povere bestie hanno trascorso diversi mesi chiuse in gabbia, al freddo o sotto il sole.
Il fatto è avvenuto il 10 marzo, ma solo ora la notizia è stata diffusa dall’Ama (Amici mondo animale). Era da diverso tempo che all’associazione arrivavano segnalazioni su una catturatrice di gatti abusiva. La donna prelevava gatti dalle colonie feline o rispondeva ad annunci di gatti abbandonati da salvare e li accumulava presso la propria abitazione, chiusi in gabbia.
Grazie ad alcune denunce circostanziato l’Ama ha chiesto l’intervento delle Guardei zoofile che sono andate a casa della donna per una perquisizione che ha portato al sequestro dei 25 gatti, affidati al gattile che l’Ama gestisce a Bagno a Ripoli. Nei confronti di S.M. è ora in corso un accertamento giudiziario.
“Spesso gli accumulatori di animali si nascondono dietro la figura di ‘salvatori’ – affrma l’Ama – prelevando dal loro ambiente naturale gli animali, con la scusa di salvarli da chissà quale pericolo. Li costringono poi a passare il resto della loro vita chiusi in gabbie o in ambienti molto piccoli, sporchi e sovraffollati”.
I 25 gatti sequestrati sono ora ospiti del gattile, hanno un ampio recinto a loro disposizione dove hanno ritrovato più o meno l’ambiente nel quale vivevano al momento della cattura.