Mondeggi diventa una capitale della street art. Sulle pareti del capannone accanto alla colonica occupata chiamata Cuculia, a 200 metri dalla villa, sono apparsi tre grandi murales. Il più imponente è stato realizzato da Blu, pseudonimo di un artista di strada ormai conuscito a livello internazionale (i suoi murales si trovano in tutta Europa e in Sud America). Ha lavorato a Cuculia per un mese, sempre incappucciato e con una sciarpa sul viso. Mantenere segreta la propria identità è un modo per stuzzicare la curiosità e, di conseguenza, l’interesse del pubblico per le sue opere.
Ho provato a parlarci mentre sulla scala stava ultimando il suo lavoro, ma senza successo. “Non dico niente, non voglio pubblicità”, si è limitato a rispondere, calandosi ulteriormente il cappuccio sul viso e tirandosi la sciarpa sul naso. Dagli occhi direi che non ha più di quarant’anni, forse qualcuno meno. Si sa che ha iniziato la sua attività venti anni fa a Bologna e da allora gira il mondo lanciando i suoi messaggi attraverso i murales.
Il disegno realizzato a Mondeggi è diviso in due parti e ricorda vagamente il simbolo del Tao cinese. A destra una piccola area di verde assediata da traffico, tangenziali, palazzi, ciminiere, ruspe che abbattono i pochi alberi rimasti intorno, bare che entrano in una chiesa. Vi sono, seppur molto piccole, le scritte Q8 (la marca di benzina) e Lidl (il discount). Chissà perché questa scelta. Sul lato sinistro del murales c’è invece una grande distesa verde di alberi, fiori, frutti, animali che circonda una fattoria, c’è anche il forno per fare il pane. Sembra di riconoscervi proprio la colonica occupata dalla comunità di Mondeggi bene comune da quasi cinque anni.
Sul fronte opposto del capannone un altro grande murales ad opera di Alleg (uno spaccato surreale del terreno, fra alberi e radici incatenate); mentre sul lato che guarda la strada sta ultimando il suo lavoro Laura Fratangelo, in arte Luvi, che ha disegnato un’ape gigante.
I tre murales sono i capisaldi del progetto “Mondeggiarte”.
“Sin dall’inizio del proprio percorso, Mondeggi Bene Comune ha evidenziato come l’agricoltura fosse solo una parte di un progetto più ampio, in cui potessero trovare spazio e visibilità anche svariate forme espressive e culturali – spiegano i mondeggini -. Proprio seguendo questo proposito, alla fine di giugno 2019 un gruppo di artisti provenienti da varie esperienze ha realizzato alcune opere site all’interno della tenuta di Mondeggi. Il
progetto su cui hanno lavorato era quello di valorizzare l’esperienza di Mondeggi Bene Comune dando inizio alla realizzazione di un parco artistico
con un percorso stabilito, visitabile con l’aiuto di una mappa, in cui venissero segnalate strada facendo le opere e il loro autore. Successivamente artisti di fama internazionale (Blu, Alleg, Luvi tanto per citarne alcuni), hanno dipinto sulle pareti del capannone dei murales in cui viene rappresentata
la dicotomia tra urbanizzazione e industrializzazione, la salvaguardia del territorio e il suo recupero non invasivo. Gli artisti si sono cimentati con diversi materiali, naturali e artificiali spesso in contrasto o in simbiosi tra loro, a sottolineare la profonda trasformazione che nella storia gli esseri
umani hanno provocato e subito allo stesso tempo, con una tremenda accelerazione negli ultimi decenni, mettendo in pericolo l’esistenza della vita sul nostro pianeta”.
“MondeggiArte – concludono i mondeggini – si propone come un progetto aperto, in divenire, in cui gli artisti si confrontano con il territorio prevedendo anche delle residenze per artisti e studenti, confrontandosi con materiali e tematiche diverse, proponendo interventi collettivi o singoli”.