Cazzuola in mano, caldarella con la calce e tre mattoni: il sindaco Francesco Casini e l’assessore ai lavori pubblici Francesco Pignotti, muniti del “kit-posa-prima-pietra”, hanno dato il via stamani ai lavori per l’ampliamento della scuola del Padule, che in realtà si chiama Anna Maria Enriques Agnoletti, ma pochi lo sanno anche perché non esiste una targa sull’ingresso (né in altro luogo) che ne riporti il nome.
Si tratta del maggiore intervento di edilizia scolastica degli ultimi vent’anni a Bagno a Ripoli, un’opera di ammodernamento e valorizzazione per la quale il Comune ha messo in campo un maxi-investimento da 3,6 milioni di euro. L’intervento comprenderà la costruzione di nuovi padiglioni e la parziale ristrutturazione dell’edificio esistente, con il mantenimento di un percorso didattico organico e continuativo dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria, mediante l’ampliamento della scuola primaria, la ristrutturazione della scuola dell’infanzia, la riqualificazione degli spazi verdi esterni e la creazione di nuovi parcheggi antistanti la scuola. Ne nascerà una nuova scuola sostenibile con strutture interamente in legno, realizzate con le tecnologie più avanzate nel campo della bioedilizia e del risparmio energetico.
“È giorno storico per la nostra comunità – dice il sindaco Francesco Casini -: oggi prende via ufficialmente la maggiore opera di edilizia scolastica effettuata sul territorio negli ultimi decenni. Il progetto è stato messo a punto insieme alla comunità scolastica ed è frutto di un lungo ed articolato percorso partecipativo. Alla base, l’obiettivo condiviso di creare una scuola moderna, accogliente e funzionale per i nostri bambini. Una scuola, aspetto ugualmente importante, ecologica e sostenibile, all’avanguardia sotto il profilo della bioedilizia e del risparmio energetico”.
“Si lavorerà nei mesi estivi – spiega l’assessore all’edilizia scolastica Francesco Pignotti – per non essere d’intralcio con l’attività didattica. All’inizio di settembre i lavori continueranno ma si sposteranno nell’area a fianco alla scuola. I ragazzi potranno svolgere la normale attività scolastica nelle proprie aule, senza interferenze. Questo progetto sarà un fiore all’occhiello del programma di edilizia scolastica del Comune che durerà per tutto il mandato.”
Divisa tra la soddisfazione per il progetto di ampliamento e la preoccupazione per la convivenza col cantiere e il rispetto dei tempi di realizzazione, la dirigente dell’Istituto comprensivo “Teresa Mattei”, Amalia Bergamasco: “Speriamo che l’attività del cantiere non incida sull’attività didattica dei ragazzi”, dice. “Sarà un impatto limitato, ma un po’ di pazenza ci vuole”, puntualizza il sindaco. “La pazienza c’è – replica la professoressa Bergamasco – ma si deve tener conto delle esigenze dei bambini e dei genitori”. Insomma c’è il timore che possa accadere come alla scuola Redi? “Bravo!” è la sottolienatura lapidaria della dirigente al cronista. Casini raggelato: “Però dica che si fida del sindaco, perché ha sempre mantenuto le promesse…”. “Sì… abbastanza…”, è la risposta. L’invito ad uscire per la foto di rito toglie tutti dall’imbarazzo.
A svolgere i lavori sarà l’impresa Kimissa Costruzioni di Piazza Armerina (Enna) che fa parte del Consorzio Stabile Galileo, vincitore dell’apposito bando di gara indetto dall’Amministrazione. “Per realizzare l’opera serviranno cinquecento giorni di lavoro naturali – conferma il geometra Salvatore Torrisi, responsabile dell’impresa – Prevediamo di lavorare sei giorni su sette, ma in caso di necessità siamo pronti a fare turni notturni o operare anche la domenica”.
Il progetto, che nella fase preliminare è stato accompagnato da un percorso partecipativo di riorganizzazione denominato “Da scuola a scuola”, prevede che al termine dei lavori la struttura possa ospitare tre sezioni della scuola dell’infanzia da tre a sei anni (28 bambini a sezione per un totale di 84 bambini), due sezioni per cinque classi di scuola primaria (26-28 bambini in 10 aule per 260-280 bambini in totale). Nel complesso scolastico l’utenza complessiva massima a regime sarà quindi di circa 360 bambini.
Il progetto prevede il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
- Scuola primaria: Ampliamento della scuola mediante la realizzazione di nuovi corpi di fabbrica contigui all’edificio esistente, da destinarsi prevalentemente ad aule, laboratori e spazi per le attività libere e di aggregazione. Costruzione di spazi condivisi da utilizzare anche come sale polivalenti. Implementazione generale della dotazione dei servizi, in particolare delle mense, oggi mancanti.
- Scuola dell’infanzia: Ristrutturazione del corpo di fabbrica in uso e annessione di alcuni degli spazi attualmente utilizzati dalla scuola primaria, consentendo l’ampliamento della superficie di ciascuna delle tre sezioni e dotando la struttura di ulteriori spazi di servizio, interni ed esterni.
- Viabilità: Creazione di parcheggi antistanti la scuola e miglioramento dell’accessibilità pedo-ciclabile.
I lavori saranno suddivisi come segue:
- Fase preliminare: Per la realizzazione delle nuove opere, edifici e parcheggi, sarà necessario il preventivo spostamento delle linee di rete sotterranee interferenti.
- Fase 1: Realizzazione del nuovo corpo di fabbrica destinato a aule e laboratori e del parcheggio antistante la nuova scuola.
- Fase 2: Ristrutturazione della scuola dell’infanzia, della zona da destinarsi a sporzionamento e delle opere minori di adattamento del settore della vecchia scuola primaria.
Con un ulteriore finanziamento, la realizzazione della palestra e dei relativi servizi, ovvero, delle sale polivalenti, cercando di limitare la criticità e difficoltà tecniche e logistiche sia per l’organizzazione del cantiere (accessibilità, movimentazione macchine e materiali, ecc.) sia per l’utenza scolastica.
L’attuale complesso edilizio del Padule fu costruito intorno al 1950 ed inizialmente aveva una destinazione rurale. Fu acquistato dal Comune di Bagno a Ripoli nel 1970, con l’obiettivo di ristrutturarlo radicalmente per adibirlo a edilizia scolastica. L’immobile originario è stato poi investito da molteplici processi di trasformazione e adeguamento funzionale e strutturale. Gli ultimi interventi di una certa consistenza risalgono al periodo che va dal 1989 al 1995.
Attualmente il complesso scolastico insiste su un’area complessiva di circa 6.200 mq. La superficie lorda coperta è di circa 1.730 mq. Con l’intervento di ampliamento e valorizzazione del plesso, la superficie lorda coperta sarà di 2.082 mq: di cui 1.434 dedicati alle nuove aule con i servizi, i laboratori e il nuovo ingresso, e 648 agli spazi polivalenti.