“Con la chiusura delle scuole abbiamo più di agenti a disposizione, per cui per i prossimi due mesi sarà riattivato il servizio di pattuglie in borghese della Polizia municipale”, è questo l’impegno che il sindaco Francesco Casini ha preso ieri sera (giovedì 28 giugno) davanti ad un folto gruppo di abitanti della zona compresa tra via Romanelli alta e via di Petriolo, preoccupati per l’escalation di furti nelle loro abitazioni (vedi precedente articolo su QuiAntella). Accanto a questo impegno, anche la promessa di fare pressioni sulla Prefettura affinché l’ospedale di Ponte a Niccheri sia dotato di un presidio della Polizia di Stato per la raccolta delle denunce, compito che attualmente ricade sulla stazione Carabinieri di Grassina, già sotto organico.
Il faccia a faccia tra il sindaco Francesco Casini, assistito dall’assessore alle grandi opere Paolo Frezzi, si è svolto in un clima cordiale e sereno. Tuttavia gli abitanti non hanno lesinato critiche, osservazioni, lamentele (“Qui le auto dei Carabinieri non si vedono più”), proposte. Ed essendo tutti, più o meno, lungo il “fronte” dei lavori per la terza corsia, il tema sicurezza si è presto intrecciato con quello dei cantieri autostradali.
A questo proposito sindaco e assessore hanno comunicato che il 25 luglio Società Autostrade riferirà ufficialmente al Comune e al Comitato di controllo sui risultati dei sei mesi di monitoraggio sulla collina di via Romanelli, con l’attività del cantiere sospesa dopo le crepe comparse nei muri di molte abitazioni. Dalle notizie già filtrate pare comunque che i lavori in corso non abbiano provocato dissesti e che gli spostamenti registrati dagli strumenti (massimo un centimetro in verticale dovuto all’assestamento del terreno) rientrino nei parametri fisiologici e non destino alcun allarme. Comunque Autostrade si sarebbe accorta di aver fatto un errore nella progettazione e presenterà un nuovo progetto di intervento che prevede la realizzazione di una paratia di pali (sotto abitazione Lazzeri) a difesa dello scivolamento della scarpata.
Il “doppio binario” cantieri-sicurezza sul quale si è svolto il confronto ha partorito alcuni richiami a Pavimental (l’mpresa che sta costruendo la terza corsia dell’A1) che saranno presentati dal Comune al responsabile dei cantieri, l’ingegner Finiguerra.
- I cancelli di acceso alla viabilità di cantiere, quando la notte l’attività è sospesa, devono essere chiusi e in modo efficace. Attualmente i cancelli sono lasciati spalancati e possono diventare una via di fuga alternativa per i ladri.
- Provvedere allo sfalcio dell’erba alta, che può costituire un facile nascondiglio per i malintenzionati, nelle aree espropriate ma inutilizzate dai cantieri. Anche per una questione di sicurezza da possibili incendi, andando verso i mesi più caldi e secchi.
- Provvedere alla manutenzione del fondo stradale del cavalcavia di via Romanelli (“Finchè è in vita deve essere mantenuto in ordine, senza buche pericolose per auto e motorini”, ha chiosato Gilberto Lazzeri, uno degli abitanti presenti alla riunione. Inoltre da settimane è presente uno scavo fatto da Telecom che restringe la carreggiata e costituisce un grave rischio per la circolazione. “A nessun privato sarebbe concesso di non provvedere tempestivamente”, hanno sottolineato gli abitanti della zona. Fra l’altro da quando c’è stata la rottura del cavo Telecom, ormai mesi fa, la connessione ad internet è instabile e spesso assente. Disagi su disagi, insomma.
- Per limitare le nuvole di polvere, Pavimentale deve annaffiare le piste di cantiere e per non sporcare la viabilità comunale, creando pericoli alla circolazione, deve rispettare la norma che impone il lavaggio delle ruote di camion e betoniere che quotidianamente sviaggiano per Antella, Ponte a Ema, Osteria Nuova. Secondo gli abitanti della zona, la disposizione è quasi ignorata. Il sindaco Casini ha informato che la Polizia municipale ha elevato numerose multe per queste violazioni. “Mi era piaciuto come avevano avviato i cantieri all’inizio dei lavori – ha detto il sindaco – Ora mi piacciono meno. Devono essere più rispettosi dei cittadini, devono avere maggiori accortezze. Questa tratta è la più delicata di tutta la terza corsia”.
- Resta il problema del riconoscimento in modo non equivoco degli operai del cantiere, per evitare possibili “infiltrazioni” di malintenzionati.
- Confermata la richiesta del gruppo di abitanti ad Autostrade di pagare una vigilanza privata per la zona (“Siamo in una posizione particolarmente vulnerabile”). Il sindaco ha preso nota.
Infine i cittadini hanno chiesto di poter verificare che la telecamera di via Romanelli, da poco aggiustata e ripristinata, sia realmente funzionante (in passato lo è stata in modo “intermittente”, ha ammesso il sindaco). Fidarsi è bene…