Il Comune di Bagno a Ripoli darà a giorni il primo via libera al progetto del nuovo stabilimento Fendi che sorgerà sui ruderi dell’ex fornace Brunelleschi.
Il sì della Giunta comunale appare scontato dopo il parere favorevole degli uffici tecnici del settore Edilizia-Urbanistica. Intanto i progettisti dello studio Piuarch di Milano stanno predisponendo il piano attuativo che dovrà passare l’esame ambientale da parte di Arpat per quanto riguarda le prescrizioni di una eventuale bonifica dell’area dell’ex fonace (oltre a quella già compiuta dal Comune sulle coperture in amianto). Sarà poi l’Amministrazione comunale a dover procedere con una variante urbanistica che ripristini per l’area in questione la destinazione produttiva originaria, modificata in funzione del vecchio progetto che prevede una consistente edificazione a carattere residenziale e commerciale. Oggi le condizioni economiche sono mutate e nessuno investirebbe più in un raddoppio dell’abitato di Capannuccia.
Il nuovo stabilimento Fendi (marchio del gruppo Lvmh di Bernard Arnault, che ha già un insediamento nel Comune di Bagno a Ripoli, in via di Vacciano) sarà all’insegna del rispetto ambientale. E’ prevista la demolizione di tutti i capannoni dell’ex fornace, mentre saranno recuperati e valorizzati gli immobili storici che sorgono lungo via di Tizzano. L’insediamento sarà incassato nella collina in modo da risultare quasi mimetizzato ad una visione dall’alto (sul modello delle cantine Antinori al Bargino). Il tetto sarà coperto da prato, arbusti e piante di lavanda. Presenterà due grandi “buchi” per far entrare la luce esterna. Sul lato che guarda a valle vi saranno ampie vetrate affacciate su un parco interno percorribile. Complessivamente i volumi realizzati risulteranno inferiori a quelli attuali, divisi tra un parcheggio sotterraneo e un piano fuori terra. Il complesso industriale sarà caratterizzato da un’alta efficienza energetica che lo renderà completamente autonomo attraverso lo sfruttamento di fonti rinnovabili. Sono previsti oltre 300 nuovi posti di lavoro.
Al progetto dello stabilimento Fendi sta lavorando personalmente Gino Garbellini, uno dei partner fondatori, nel 1996, dello studio di architettura Piuarch, che ha sede a Brera nel centro di Milano e oggi conta 40 tra architetti e ingegneri. Si tratta di uno studio che ha, fra le altre, un’ importante collaborazione con Dolce & Gabbana, compresa la progettazione della la factory ad Incisa Val d’Arno. La filosofia Piuarch è esplicitata sul loro sito: “Nel nostro approccio progettuale, l’architettura è sempre in relazione con il contesto, il singolo edificio è sempre visto come parte del tutto. Ogni edificio deve dialogare con la storia, le caratteristiche e le esigenze di un particolare luogo e tempo. Allo stesso tempo la nostra architettura è moderna, utilizza un linguaggio contemporaneo, ma prende sempre spunto dalle caratteristiche specifiche del sito. Progettiamo edifici con una forte identità, che arricchiscono il tessuto urbano in cui sono inseriti, e allo stesso tempo lo rispettano”.