Il problema della Variante di Grassina non è più quando inizieranno i lavori (entro aprile si parte), ma da dove. L’impresa potrebbe già aprire i cantieri però non è stato ancora deciso quale deve essere il primo intervento. Ieri, venerdì 17 marzo, c’è stato un vertice fra i tecnici di Integra, l’impresa che ha vinto l’appalto, e i rappresentati dei Comuni interessati dal tracciato della Variante: Bagno a Ripoli, Impruneta, Greve.
Tre le ipotesi in ballo: primo colpo di piccone nella zona sud, alle Mortinete, dove la nuova strada che baipasserà Grassina si ricongiungerà alla Chiantigiana; oppure avvio immediato dell’intervento per il sottopasso che disimpegnerà via di Belmonte; o infine anticipare la completa riorganizzazione dello svincolo di Ponte a Niccheri da cui la Variante partirà.
Quest’ultima ipotesi è quella che pare piaccia di più al sindaco Casini, che però ha un incubo: la sovrapposizione di più cantieri. C’è infatti il rischio che mentre sono in corso i lavori per la realizzazione delle tre rotonde destinate allo smistamento del traffico verso Grassina, Antella e Variante, si aprano i cantieri di Autostrade per l’allargamento dei due cavalcavia autostradali e per la nuova viabilità davanti all’ospedale Santa Maria Annunziata. In quel caso il traffico si trasformerebbe in una bolgia dantesca. Tuttavia Autostrade non ha ancora definito il cronoprogramma di questi interventi. Così l’impresa attende la decisione dei Comuni, che attendono le indicazioni di Autostrade. Alla fine di tutti questi lavori il puzzle dovrebbe completarsi con uno snellimento della circolazione e la cancellazione delle attuali code sulla Chiantigiana. Certo che nel frattempo…
L’estate del traffico nel Comune di Bagno a Ripoli, nessuna zona esclusa, si preannuncia comunque caldissima. Oltre ai cantieri accennati ve ne sarà un altro che sconvolgerà il traffico nel comune: la sostituzione delle tubature-colabrodo dell’acquedotto in via Roma, dalla stazione dei Carabinieri fino a via del Bigallo. Un milione di euro la somma stanziata, cinque mesi la durata prevista. Ancora da definire le soluzioni per la circolazione dei veicoli e gli eventuali percorsi alternativi per raggiungere Osteria Nuova e San Donato (la cui efficacia potrebbe essere vanificata proprio dai lavori per la Variante o la terza corsia). Infine entro il 17 maggio, giorno in cui la tappa del Giro d’Italia partirà da Ponte a Ema, dovrà essere completata la riasfaltatura di tutta via di Ritortoli che sarà percorsa dalla Carovana Rosa. Per chi usa l’auto si prospetta un periodo nero.